Ieri il cda di Creval ha convocato l’assemblea con all’ordine del giorno la revoca dello stesso board (la cui scadenza è fissata nelle primavera del 2019) e la contestuale nomina di uno nuovo per il prossimo 12 ottobre.
Il tutto dopo la richiesta in tal senso arrivata lo scorso 9 agosto da Dgfd, holding lussemburghese che fa capo all’imprenditore francese Denis Dumont e che detiene il 5,78% della banca valtellinese. Le liste dei candidati dovranno essere presentate entro il 17 settembre.
Allo stato attuale prevale grande incertezza su quelli che potrebbero esseri gli equilibri all’interno dell’organo amministrativo. Le prossime due/tre settimane dovrebbero fornire un quadro più chiaro.
Secondo fonti di stampa, Dumont starebbe preparando una propria lista di candidati, che includerebbe personalità italiane di spicco mentre non sarebbe nei piani un suo impegno in prima persona. L’imprenditore transalpino starebbe cercando di ottenere l’appoggio di alcuni fondi di investimento.
Proprio questi ultimi, che dopo l’aumento di capitale da 700 milioni chiuso lo scorso marzo hanno assunto un peso rilevante nell’azionariato di Creval, potrebbero giocare un ruolo fondamentale nella partita. Tra i principali fondi azionisti si segnalano Hosking Partners (cui fa capo il 5,06% del capitale), il fondo Algebris di Davide Serra (titolare del 5,29%) e Steadfast Capital (che possiede l’8,55%).
Importante sarà anche capire come intende muoversi Crédit Agricole, che nelle scorse settimane ha fatto il suo ingresso nel capitale dell’istituto italiano con una quota del 5% nell’ambito di un accordo di bancassurance. Partecipazione che potenzialmente potrebbe salire fino al 9,9% nel caso la partnership venisse estesa ad altre aree di business.
Secondo alcune indiscrezioni di stampa, al momento sembra poco probabile un accordo tra Dumont e Crédit Agricole per arrivare alla definizione di una lista di maggioranza unica, mentre secondo altre fonti, un’alleanza potrebbe essere stretta tra l’imprenditore francese e alcuni fondi.
Rumor di stampa riportano anche che Dumont punterebbe il dito contro il presidente Miro Fiordi, mentre vedrebbe di buon occhio la conferma di Mauro Selvetti come Ad.
Si segnala che il cda di Creval ha predisposto un documento con le proprie osservazioni in merito ai rilievi espressi da Dumont. Documento che probabilmente includerà un resoconto dei risultati raggiunti negli ultimi mesi, in particolare il successo dell’aumento di capitale e l’accelerazione impressa al de-risking.