Ancora denaro sulla società di gestione del trasporto lombardo, giunta alla quarta seduta consecutiva in rialzo. Intorno alle 10:50 le azioni Fnm avanzano del 2% in area 0,6 euro, portando il guadagno da inizio settimana oltre il 7%, anche se da inizio anno le quotazioni della società cedono all’incirca il 10 per cento.
Cresce l’attesa per l’appuntamento di domani fra il governatore della Lombardia Attilio Fontana e il nuovo amministratore delegato di Fs Gianfranco Battisti, incentrato sul futuro di Trenord, attualmente controllata al 50% dalle Ferrovie Nord (57,57% Regione Lombardia e 14,74% Fs) e al 50% da Trenitalia (interamente controllata da Fs).
L’ultima ipotesi sarebbe quella di una cessione, da parte della regione, dei 331 km di rete a Rfi (100% Fs). In cambio, Trenitalia rinuncerebbe al 50% di Trenord, che passerebbe così interamente nelle mani di Fnm, il quale diventerebbe l’unico gestore dell’intero servizio ferroviario in Lombardia.
Una proposta in linea con il filo comune della nazionalizzazione, che ha preso vigore dopo la tragedia di Genova, e che consentirebbe un riassetto del servizio ferroviario in Lombardia, reso necessario da una serie di circostanze negative che si possono riassumere nei bonus del 30% riconosciuti da Trenord agli utenti lombardi per i disservizi. A settembre le richieste di bonus riguarderanno 29 linee su 40, a testimonianza del fatto che l’emergenza è concreta. Basti pensare che i treni di Trenitalia “oggi hanno un’età media di circa 32 anni, mentre quelli acquistati dalla Regione non superano i 10”, come sottolineato da Fontana, che ha chiesto a Fs “una mano per superare questa fase perché solo loro hanno personale e treni che possono trasferire sulla nostra rete”.
Critico sul progetto l’Onlit, l’Osservatorio nazionale sui trasporti e sulle liberalizzazioni, il cui presidente Dario Balotta chiede che il servizio ferroviario venga messo a gara, sottolineando il conflitto d’interessi della Regione che agisce come “programmatore dei servizi ferroviari, compratore degli stessi e gestore dell’azienda che li produce”.