L’indice infrastrutture italiane ha terminato la seduta poco mosso (+0,2%), sottoperformando l’Euro Stoxx Prodotti e Servizi Industriali (+0,4%) e il Ftse Mib (+0,7%).
Per le borse europee è stata una seduta altalenante, con Londra tra le peggiori in scia al possibile prolungamento oltre ottobre dei negoziati sulla Brexit, mentre Milano ha chiuso in crescendo anche grazie alla riduzione dello spread Btp-Bund. Nell’agenda macro spicca il dato sul Pil statunitense del secondo trimestre, in crescita del 4,2 per cento. Gli operatori intanto continuano ad osservare l’evoluzione delle trattative commerciali, con un certo ottimismo per quanto riguarda i negoziati Usa-Canada mentre permangono i timori legati ai rapporti fra Washington e la Cina.
Tornando a Piazza Affari e al settore delle infrastrutture, la big cap Atlantia archivia le contrattazioni a +0,2%, mentre si continua a valutare il possibile ingresso di Cdp nel capitale.
Tra le mid cap rimbalzano Sias (+0,9%) e Astm (+1,7%), con gli acquisti che premiano anche Enav (+2,5%). Nel frattempo, la società di gestione del traffico aereo ha raggiunto quota 600.000 azioni proprie, pari allo 0,11% del capitale sociale. Tra le la small cap bene ancora Fnm (+1,2%).