Torna a perdere terreno l’Indice Ingegneria e Impiantistica Italia che, nella seduta di ieri, ha ceduto 1,3 punti percentuali, sottoperformando il corrispondente indice europeo (-0,3%).
Male anche le Borse del Vecchio Continente, con gli operatori incerti sull’evolversi delle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina, sul raggiungimento di un accordo tra Usa e Canada, sulla ripresa delle trattative per la Brexit e sul peggioramento della crisi in Argentina. A Milano in Ftse Mib ha terminato le contrattazioni in ribasso dell’1,3 per cento, complice la risalita dello spread.
Tornando all’azionario, frena tra le big, dopo le ultime sedute positive, Leonardo (-2,5%) mentre chiude invariata Prysmian.
Male anche tutte le Mid Cap, tra cui la peggiore performance è stata messa a segno da Salini Impregilo (-2,7%).
Infine, tra le società a minore capitalizzazione, crolla sui minimi storici Astaldi (-7,4%) su cui pesa l’incertezza rispetto alla vendita della concessione del Terzo Ponte sul Bosforo, resa più difficile a causa della crisi turca. In calo anche Trevi (-0,7%).