Titolo in calo a Piazza Affari, penalizzato dal downgrade di Berenberg che ha lanciato un allarme sul mercato dei pneumatici. Poco prima delle 11:00, le azioni Pirelli cedono il 2,9% in area 7 euro, rispetto al -0,5% del Ftse Mib.
Secondo la banca d’affari, i maggiori profitti garantiti dal segmento premium hanno portato a un incremento sempre maggiore di capacità produttiva in alcuni mercati chiave, in un trend che quest’anno sembra destinato a eccedere la crescita della domanda soprattutto in Nord America e in Europa. Berenberg stima un eccesso di offerta del 21% nel segmento premium entro il 2021.
Inoltre, il mercato dei pneumatici sta diventando sempre più frammentato, specialmente in area Nafta, mentre la crescita dei margini dell’high end che ha caratterizzato gli ultimi anni appare poco sostenibile.
Con un’offerta destinata a sorpassare la domanda nei prossimi anni e la conseguente pressione sui prezzi, la marginalità del segmento premium potrebbe normalizzarsi dagli attuali livelli eccezionali. Diverse società hanno abbassato le proprie guidance negli scorsi mesi, segnalando un cambiamento negativo nelle dinamiche del comparto.
Berenberg ha dunque abbassato il giudizio su Goodyear da ‘buy’ a ‘hold’ e confermato il rating ‘sell’ sul Continental e Michelin.
Su Pirelli, invece, la banca d’affari ha tagliato la raccomandazione da ‘hold’ a ‘sell’, ritenendo il gruppo della Bicocca tra i principali beneficiari del recente trend positivo, che difficilmente potrà proseguire indefinitamente.
Giudizio non condiviso dalla maggior parte degli analisti che, secondo i dati raccolti da Bloomberg, si dividono in 9 ‘buy’, 8 ‘hold’ e 1 ‘sell’, con un target price medio a 12 mesi di 8,02 euro, pari a un potenziale upside di circa il 15% rispetto alle quotazioni attuali.