Seduta debole per il Ftse Italia Tecnologia (-0,6%) sostanzialmente in linea con l’indice di settore continentale Euro Stoxx Tecnologia (-0,4%) e meglio del Ftse Mib (-1,3%).
Giornata debole per le altre Borse europee e in particolare Milano, complice anche la risalita dello spread che ha penalizzato i titoli bancari. A livello internazionale gli investitori attendono novità sul fronte commerciale e guardano con preoccupazione alla crisi argentina mentre in Europa prende forma l’ipotesi di un mancato accordo sulla Brexit. Segnali poco brillanti dall’agenda macroeconomica, con la conferma del calo della fiducia dei consumatori europei, mentre i dati tedeschi sulla disoccupazione e quelli americani su reddito e spesa personali non hanno riservato sorprese di rilievo. Euro/dollaro in area 1,166.
Tornando al segmento IT di Piazza Affari, la big cap Stm archivia le contrattazioni in flessione dello 0,7%, mentre la tlc Telecom Italia chiude in perdita del 3%, toccando i minimi da 5 anni anche in scia alla debolezza del settore. Intanto la Società prepara l’offerta per le frequenze destinate al 5G, che sarà oggetto di discussione del Cda del 10 settembre. Sempre nel comparto tlc si segnala intanto il consolidamento in Australia, con la fusione Tpg-Vodafone Hutchison che darà vita ad un colosso da 15 miliardi di dollari australiani.
La mid cap Reply guadagna un modesto 0,4 per cento, fra le small cap rimbalza Retelit (+3,4%) e avanza Tas (+1,3%). Ancora debole Acotel Group (-5,9%), la cui liquidità netta è salita oltre 4 milioni a fine luglio.