Acsm Agam – Ebit in rosso nel  2° trim. 2018

Nel pomeriggio di venerdì, la multi-utility lariano brianzola ha pubblicato i risultati relativi al periodo aprile-giugno dell’anno in corso che hanno mostrato ricavi pari a 34,7 milioni di euro, in progresso del 5,2% su base annua.

Nello stesso orizzonte temporale i costi operativi sono aumentati dell’11,9% su base annua a causa dei maggiori costi di approvvigionamento gas e energia elettrica, con l’Ebitda ante-partite ricorrente che è così diminuito del 28,9% rispetto al 2° trimestre del precedente esercizio. Dall’esame del margine operativo lordo delle singole business unit, emerge una forte contrazione della redditività per le divisioni “Vendita gas ed energia elettrica” (-33,8% su base annua) Reti Gas (-11,1% su base annua) e “Gestione calore”. In forte crescita, invece, l’Ebitda delle Reti Idriche (+80,2% su base annua), passato a 1,3 milioni da 0,7 milioni del 2° trimestre del 2017.

Nel periodo aprile-giugno di quest’anno l’Ebitda è stato pari a zero rispetto al dato positivo di 5,4 milioni del 2° trimestre del 2017, a causa di partite non ricorrenti per circa 3,7 milioni connessi all’operazione di aggregazione in corso, a seguito della quale A2A e Lario Reti Gas hanno promosso un’Opa sul capitale sociale di Acsm Agam.

Nel 2° trimestre del 2018, l’Ebit di Acsm Agam è stato negativo per 5 milioni rispetto al break-even dello stesso periodo dello scorso esercizio, nonostante la riduzione del 5,1% su base annua della voce ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni.

Al di sotto della gestione operativa, nel secondo trimestre dell’esercizio in corso, il gruppo ha contabilizzato oneri finanziari netti per 0,3 milioni contro 0,4 milioni di proventi finanziari netti registrati nel 2° trimestre del 2017. A livello fiscale, il gruppo guidato da Paolo Soldani ha beneficiato infine di un ritorno fiscale per 1,2 milioni, rispetto a 0,1 milioni di imposte iscritte nel 2° trim. 2017, che ha permesso al gruppo di limitare la perdita di periodo a 4,1 milioni, in forte  peggioramento rispetto all’utile netto di 0,2 milioni rilevato nel 2° trimestre del 2017.

Sul fronte dello stato patrimoniale al 30 giugno 2018, l’indebitamento finanziario netto è stato pari a 51,5 milioni, in riduzione del 31,9% rispetto ai 75,6 milioni dello scorso 31 marzo.

Gli investimenti netti effettuati nel 2° trimestre sono crollati a 1,9 milioni rispetto ai 2,9 milioni del 2° trimestre del 2017, con una flessione del 35,3% su base annua.