Nel periodo gennaio-giugno dell’esercizio in corso l’ex-municipalizzata guidata da Paolo Soldani ha riportato ricavi per 108,8 milioni di euro, in aumento dell’1,2% su base annua.
A livello di risultati della gestione caratteristica, l’Ebitda ante-partite non ricorrenti si è attestato a 20 milioni, in flessione del 12,1% rispetto al 1° semestre del 2017. Nel dettaglio, la business unit “Vendita gas ed energia elettrica” ha registrato una contrazione dell’Ebitda (ante partite non ricorrenti) del 14,8% su base annua a seguito di minori volumi gas, interventi regolatori e maggiori costi di approvvigionamento. Da segnalare una riduzione della marginalità della unità “Reti Gas” dovuta ai minori ricavi regolati e alla dinamica legata alla gestione dei Titoli di efficienza energetica (Tee). Variazione negativa anche per la divisione “Teleriscaldamento e Cogenerazione” (-2,8% su base annua) e Gestione Calore (-13,9% su base annua). Andamento positivo, invece, per la business unit “Reti Idriche” (+18,6% su base annua) che ha beneficiato prevalentemente della cessione di una cabina. In miglioramento il margine operativo lordo del settore Ambiente (+4,8% su base annua) grazie alla maggiore quantità di rifiuti smaltiti e relativi prezzi.
Nel periodo in esame la multi-utility lariano-brianzola ha registrato partite non ricorrenti negative per 4,6 milioni (0,1 milioni nel 1° semestre del 2017), connessi all’operazione di aggregazione in corso che darà vita alla super utility del nord dopo la chiusura dell’Opa lanciata da Lariano Reti e A2a. Nella prima metà del 2018 l’Ebitda di Acsm Agam è stato pari a 15,4 milioni, in contrazione del 32,7% su base annua.
Dopo aver contabilizzato ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni per 10,9 milioni (11,1 milioni nel primo semestre 2017), l’Ebit è stato pari a 4,5 milioni, in riduzione del 61,5% su base annua.
Il gruppo lombardo ha registrato poi proventi finanziari netti per 3,3 milioni (0,2 milioni nel 1H 2017), beneficiando della plusvalenza realizzata dalla capogruppo tramite la cessione della partecipata slovena Mestni Plinovodi. Sulla base del risultato della gestione operativa e dei contributi delle gestioni non caratteristiche, il 1° semestre del 2018 si è concluso con un utile netto pari a 5,4 milioni, cioè in riduzione del 30,1% su base annua.
Sul fronte dello stato patrimoniale al 30 giugno 2018, l’indebitamento finanziario netto di Acsm Agam è stato pari 51,5 milioni, in forte miglioramento rispetto alla situazione di fine dicembre (-46,5%) grazie alla riduzione del capitale circolante netto e alla plusvalenza derivante dalla cessione della partecipata slovena.
Nel corso del 1° semestre gli investimenti effettuati dal gruppo lombardo sono pari a circa 5,9 milioni.