Ascopiave – Il piano aggregazioni sarà definito entro la fine dell’anno

La strategia della multi-utility veneta in tema di M&A sarà definita nel 4° trimestre del 2018, dopo aver risolto il nodo della governance che dovrebbe, invece, sciogliersi verso la fine del mese.

A chiarire la posizione dei vertici di Ascopiave sull’importante tema delle aggregazioni, un’intervista pubblicata alla fine della scorsa settimana dal sito “Quotidiano Energia” al presidente del gruppo quotato, Nicola Cecconato.

Nel dettaglio, il numero uno del gruppo di Pieve di Soligo ha dichiarato di voler puntare sulla crescita per linee esterne anche alla luce di disponibilità finanziare in grado di sostenere nuove acquisizioni, con Rotschild che è stato nominato advisor finanziario. Il management di Ascopiave punta a una fusione con Agsm Aim, ma non sono escluse altre forme di aggregazione, con Edison e F2i che al momento restano alla finestra.

Ricordiamo che a inizio agosto era circolata l’indiscrezione di una possibile offerta del fondo guidato da Renato Ravanelli per rilevare Asco Holding, azionista di maggioranza di Ascopiave con il 61,56% del capitale, con il successivo lancio di un’Opa sulla restante parte del capitale. Indiscrezione che è stata smentita dalla stessa F2I che ha però confermato di aver inviato nelle scorse settimane una lettera ai vertici di Asco Holding e di Ascopiave e una successiva lettera ai soci di Asco Holding, delineando un progetto di investimento in Asco Holding e in Ascopiave, senza però definire alcun prezzo.

Un progetto che, secondo i vertici di F2i, si prefigge due obiettivi di carattere industriale: il primo è volto a favorire, attraverso una partnership con la controllata 2i Rete Gas, un rafforzamento di Ascopiave nel settore della distribuzione del gas; il secondo è volto ad un riposizionamento strategico di Ascopiave nel settore della vendita di energia elettrica e gas, comparto attraversato da profondi e veloci cambiamenti di natura tecnologica, organizzativa e di mercato.

Il fondo infrastrutturale ha anche sottolineato che la manifestazione di interesse inviata nelle scorse settimane non definisce alcun prezzo per l’acquisizione di azioni Asco Holding in quanto essa si limita ad indicare la compatibilità con il piano industriale proposto di un prezzo per azione superiore al valore di recesso definito dall’Assemblea della società lo scorso 23 luglio e pari a 3,75 euro.

La manifestazione di interesse di F2i era pertanto subordinata al percorso di condivisione dell’operazione con i Soci di Asco Holding e al rispetto delle regole di mercato.