Tentativo di rimbalzo per il comparto bancario a Piazza Affari. Intorno alle 12:15 il Ftse Italia Banche segna un rialzo dello 0,8%, dopo avere lasciato sul terreno oltre il 4% nell’ottava appena archiviata.
Il settore trova un po’ di respiro dalla riduzione dello spread Btp-Bund a 285 pb dai 290 punti base toccati lo scorso venerdì. Il tutto dopo la decisione dell’agenzia Fitch ha confermato a ‘BBB’ il rating sul debito sovrano dell’Italia, pur abbassando l’outlook da ‘stabile’ a ‘negativo’.
L’attenzione degli investitori, tuttavia, continua ad essere puntata sulle modalità con cui il Governo intende perseguire la crescita senza impattare sui conti pubblici, le quali saranno illustrate nella nota di aggiornamento del Def che sarà approvata il prossimo 27 settembre. Il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, si è detto convinto che “con la Nota di aggiornamento del Def, lo spread si sgonfierà”.
L’andamento odierno è supportata anche dall’ufficialità, arrivata lo scorso venerdì, del via libera della Commissione Europea alla proroga della garanzia pubblica (Gacs) utilizzata dalle banche nell’ambito della cartolarizzazione degli Npl.
Acquisti sui titoli del listino principale, con Mediobanca (+2,6% a 8,22 euro), Ubi (+1,8% a 3,23 euro), Intesa Sanpaolo (+0,9% a 2,15 euro), Banco Bpm (+0,9% a 1,96 euro), UniCredit (+0,2% a 12,46 euro) e Bper (+0,1% a 3,80 euro).