Frena nella scorsa settimana, nonostante l’aumento del prezzo del greggio, il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale che cede 2,3 punti percentuali rispetto al -1,4% del corrispondente indice europeo e al -2,3% del Ftse Mib.
Continuano a crescere le quotazioni del greggio, nonostante i timori legati alle tensioni commerciali tra gli Stati Uniti e Cina e Unione Europea. Poco dopo la chiusura di venerdì infatti il Wti scambiava a 69,9 $/bl (+1,8% w/w) e il Brent a 77,5 $/bl (+2,5% w/w), sostenuti dal calo oltre le attese di 2,6 milioni di barili delle scorte Usa evidenziato dai dati Eia.
Sull’azionario, settimana pesante per Tenaris (-3,8%), penalizzata alla crisi finanziaria in Argentina e alla possibile sospensione delle quote sulle importazioni di acciaio proveniente dalla Corea del Sud negli Usa, eventi a cui gli investitori, secondo alcuni analisti, hanno reagito in maniera eccessiva.
In rosso anche Eni (-2,6%) nonostante la revisione al rialzo del rating a lungo termine ad “A-” da parte di Standard & Poor’s.
Sul fronte operativo, la società ha acquisito 124 nuove licenze esplorative in Alaska e annunciato una nuova scoperta a gas in Egitto mentre, secondo fonti di stampa, sarebbe in trattative per acquisire una quota di minoranza della controllata di ADNOC che si occupa di raffinazione.
In lieve calo anche Saipem che evidenzia nelle scorse cinque sedute un ribasso dello 0,4 per cento.
Tra le Mid Cap, svetta nell’ottava Maire Tecnimont (+3,5%) sulla scia dell’annuncio di due nuovi contratti in India del valore complessivo di 225 milioni di dollari, mentre evidenzia un calo Saras (-1,2%) che ha reso noto il dato sull’EMC Benchmark, attestatosi a circa 4 dollari/barile.
Infine, tra le società a minore capitalizzazione, le vendite colpiscono maggiormente d’Amico (-5,8%) mentre è stata un’ottava flat per Gas Plus.