Il Ftse Italia Tecnologia ha archiviato la settimana dal 27 al 31 agosto in rialzo dell’1,1%, sovraperformando l’indice di settore continentale Euro Stoxx Tecnologia (+0,1%) e il Ftse Mib (2,3%).
In settimana l’attenzione degli investitori è stata catalizzata nuovamente dalle questioni commerciali, che hanno visto gli Stati Uniti trattare con Messico e Canada per raggiungere un accordo in sostituzione del Nafta. Sempre tesi, invece, i rapporti con la Cina, mentre si avvicina l’introduzione di nuovi dazi su 200 miliardi di dollari di prodotti provenienti da Pechino. Focus anche sul tema della Brexit, in vista di una possibile uscita del Regno Unito dall’Ue senza accordi, mentre peer quanto riguarda i mercati emergenti occhi puntati sull’Argentina, con il crollo del peso che ha costretto la banca centrale ad alzare i tassi al 60 per cento. Recupera terreno il dollaro, in area 1,165 rispetto all’euro.
Tornando al comparto IT di Piazza Affari la big cap Stm archivia i cinque giorni in rialzo dell’1,5%, beneficiando della buona intonazione del settore tecnologico come testimoniato dall’andamento del Sox (l’indice Philadelphia Semiconductor) e dai nuovi record del Nasdaq.
Pesante la tlc Telecom Italia (-8,3%), che ha toccato i minimi da 5 anni a 0,55 euro, scontando la debolezza del settore oltre a diversi fattori di incertezza, tra cui le continue preoccupazioni (nonostante le smentite) per una possibile uscita dell’Ad Amos Genish, lo stallo momentaneo sul processo di scorporo della rete e l’impatto di Iliad, entrato a fine maggio nel mercato italiano. Le azioni Telecom non hanno beneficiato nemmeno delle recenti notizie riguardanti l’avvio in autunno di un programma di ammodernamento della rete che dovrebbe portare risparmi per 700 milioni e l’imminente offerta per le frequenze del 5G, che sarà oggetto di discussione del Cda del 10 settembre.
Sempre nel comparto tlc si segnala intanto il consolidamento in Australia, con la fusione Tpg-Vodafone Hutchison che darà vita ad un colosso da 15 miliardi di dollari australiani.
Debole la mid cap Reply (-1%), bene Sesa (+1,8%) fra le small. Sprofonda Acotel Group (-13%), che ha nominato Andrea Severini nuovo Cfo. Intanto la liquidità netta del gruppo al 31 luglio è salita oltre 4 milioni. Male anche Esprinet (-7,1%).
Sottotono Txt (-4%), le cui azione proprie salgono all’8,45% del capitale sociale.