Continua il recupero del comparto bancario a Piazza Affari. Intorno alle 10:15 il Ftse Italia Banche segna un rialzo del 2,2%, che fa seguito al +1,4% realizzato ieri dopo avere lasciato sul terreno oltre il 4% nella scorsa settimana. Grazie alla performance odierna, il settore riesce a recuperare quasi del tutto il rosso accumulato negli ultimi giorni.
Il settore è supportato dall’ulteriore restringimento dello spread Btp-Bund a 271 pb dai 283 punti base di ieri, dopo che lo scorso venerdì era salito fino a 290 pb. Tale situazione è stata favorita dalle nuove rassicurazioni arrivate dal ministro dell’Economia, Giovanni Tria, sul fatto che il deficit non sarà sforato (il limite stabilito a livello europeo si attesta al 3%). Lo stesso inquilino del Tesoro si è detto convinto che “con la Nota di aggiornamento del Def, lo spread si sgonfierà”. Il documento sarà approvato il prossimo 27 settembre.
L’andamento continua a beneficiare anche dell’ufficialità, arrivata lo scorso venerdì, del via libera della Commissione Europea alla proroga della garanzia pubblica (Gacs) utilizzata dalle banche nell’ambito della cartolarizzazione degli Npl.
Forti acquisti sui titoli del listino principale, con Mediobanca (+2,8% a 8,47 euro), Ubi (+4% a 3,40 euro), Intesa Sanpaolo (+1,6% a 2,21 euro), Banco Bpm (+2,9% a 2 euro), UniCredit (+1,6% a 12,7 euro) e Bper (+3% a 3,93 euro).
La buona intonazione del comparto bancario si riflette anche sui titoli dell’asset management, con Azimut, Banca Generali, Banca Mediolanum e Fineco che riportano rialzi compresi tra l’1,5% e il 2,5 per cento.