Comparto bancario ancora in spolvero a Piazza Affari. Intorno alle 12:30 il Ftse Italia Banche balza del 3,8%, dopo +4,3% realizzato ieri e il +1,6% di lunedì. Grazie anche alla performance odierna, il settore riesce a recuperare buona parte del rosso accumulato nell’ultimo mese.
Il settore beneficia dall’ulteriore restringimento dello spread Btp-Bund a 252 pb dai circa 270 pb di ieri (lunedì era a 285 pb e lo scorso venerdì a 290 pb). Tale situazione è stata favorita rassicurazioni arrivate dal vice premier, Matteo Salvino, nonché dallo stesso primo ministro, Giuseppe Conte, sul fatto che l’implementazione delle misure a sostegno della crescita (che saranno contenute nel Def pronto il prossimo 27 settembre) non impatterà sui vincoli di bilancio.
L’andamento continua ad essere sostenuto anche dell’ufficialità, arrivata lo scorso venerdì, del via libera della Commissione Europea alla proroga della garanzia pubblica (Gacs) utilizzata dalle banche nell’ambito della cartolarizzazione degli Npl.
Denaro su tutti i titoli del listino principale, con Mediobanca (+3,6% a 8,78 euro), Ubi (+7% a 3,66 euro), Intesa Sanpaolo (+2,3% a 2,34 euro), Banco Bpm (+6,7% a 2,14 euro), UniCredit (+3,2% a 13,41 euro) e Bper (+7% a 4,24 euro).
Stesso copione nello Small Cap, con Popolare Sondrio (+4,4% a 3,63 euro), Credem (+3,3% a 5,67 euro), Creval (+4,7% a 0,1038 euro) e Mps (+3,7% a 2,28 euro).
L’ottima intonazione del comparto bancario contagia anche i titoli dell’asset management, con Banca Generali (+2,1% a 21,90 euro), Banca Mediolanum (+1,7% a 6,08 euro), Fineco (+2,9% a 10,95 euro e su nuovi massimi) e Azimut (+2,1% a 13,83 euro).