Mattinata all’insegna della debolezza per le azioni del gruppo guidato da Luca Bettonte. Alle ore 12:45 le azioni Erg stanno lasciando sul terreno quasi lo 0,5% rispetto alla chiusura poco mossa di ieri (+0,2%), a fronte di una performance lievemente positiva del Ftse Italia Servizi Pubblici (+0,6%).
A pesare sulle quotazioni dei titoli del gruppo genovese le possibili misure allo studio del governo italiano che potrebbero incidere negativamente sulla redditività dei gruppi che producono energia da fonte idroelettrica. Nel dettaglio, l’esecutivo guidato da Giuseppe Conte ha, innanzitutto, richiesto a gestori di dighe una relazione urgente sugli interventi di manutenzione necessari a evitare disastri simili a quelli dello scorso 14 agosto a Genova che doveva essere inviata entro il 1° settembre al Ministero delle Infrastrutture. Oltre ai maggiori costi di manutenzione le società del settore potrebbero anche vedersi richiedere dallo Stato italiano un aumento dei canoni di concessione in quanto l’attuale governo italiano ha il timore che i contratti attualmente in essere sono sbilanciati a favore dei concessionari. Ricordiamo che nel caso di Erg la generazione da fonte idroelettrica pesa circa il 20% del margine operativo lordo complessivo con le concessioni che scadono nel 2029.
Sulla base delle raccomandazioni degli analisti, raccolte dalla piattaforma Bloomberg, su 8 giudizi, 3 sono positivi, 3 sono neutrali e 2 negativi, con un target price medio pari a 19,40 euro.