Arretra dell’1% il Ftse Italia Media in linea con la seduta messa a segno dal corrispondente indice continentale di confronto (-0,8%). In rialzo invece Piazza Affari (+1%).
Continuano oltreoceanole preoccupazione legati alle tensioni commerciali, con i difficoltosi negoziati tra Usa e Canada per la revisione del Nafta. Alimentano l’avversione al rischio anche la situazione instabile di alcuni mercati emergenti, in particolare l’Argentina dopo le misure di austerity annunciate dal presidente Mauricio Macri che includono nuove tasse sull’export e tagli alla spesa pubblica.
Crolla Mediaset (-3,4%). L’andamento può essere riconducibile, ai dati del secondo trimestre svelati dal colosso britannico della comunicazione, WPP, che ha archiviato il periodo con un utile netto adjusted in calo del 7,4 per cento. La notizia ha difatti rallentato l’intero settore dei media.
Recupera invece il 3,1% l’altro titolo del gruppo del Biscione. Da quanto si apprende da una nota su un periodico transalpino Reworld Media avrebbe ripreso la corsa per l’acquisizione della sezione dei peiodici francesi della casa editrice di Segrate. Il valore offerto sarebbe intorno ai circa 50 milioni tenendo conto di un EV di 70/80 milioni oltre che dei costi di ristrutturazione dell’azienda.
Positiva la seduta anche per Giglio Group (+0,6%). La media company dell’e-commerce 4.0 ha comunicato di recente la nuova politica di remunerazione che comprende un piano di stock option per 138 mila euro. Inoltre, in attuazione del riassetto organizzativo del gruppo, Carlo Frigato è stato nominato Chief Financial Officier.
Scatta Gedi (+5,6%), con l’ennesimo tentativo di recupero dai minimi.