L’agenzia americana Fitch ha abbassato a ‘negativo’ da ‘stabile’ gli outlook di Unicredit, Intesa Sanpaolo, Mediobanca , Credito Emiliano e Bnl, a seguito di un’analoga revisione dell’outlook dell’Italia resa nota lo scorso 31 agosto. Restano confermati i rating di tutte.
La scelta di Fitch “riflette l’idea che il giudizio sulle banche verrebbe abbassato nel caso di un downgrade dell’Italia”, si riporta nella nota emessa dall’agenzia.
Il comunicato aggiunge che “le attività di Intesa Sanpaolo, Mediobanca e Credem sono prevalentemente domestiche e i loro rating sono quindi impattati dal profilo di rischio dell’Italia e dall’economia domestica”.
In riferimento a UniCredit, la nota sottolinea che “nonostante la diversificazione geografica, il profilo di rischio della capogruppo resti fortemente legato a quello dell’Italia e dell’economia italiana, soprattutto considerati gli npl sostanzialmente domestici”.
I rating a breve e lungo termine di Intesa Sanpaolo sono stati mantenuti rispettivamente a ‘BBB’ e a ‘F2’ e il Viability rating a ‘bbb’.
I rating a lungo e breve termine di UniCredit sono rimasti pari rispettivamente a ‘BBB’ e a ‘F2’, mentre quello individuale è rimasto ‘bbb’ ed è stato confermato anche il rating delle emissioni (Additional Tier1 incluso).
I giudizi di lungo e breve termine relativi a Credem sono stati confermati rispettivamente a ‘BBB’ e a ‘F2’, mentre il Support rating è rimasto a ‘5’, il Support rating Floor a ‘No Floor’, il Viability rating a ‘bbb’, il Derivative Counterparty rating a ‘BBB (dcr)’ e il Senior unsecured Emtn programme a ‘BBB’.