Le borse del Vecchio Continente recuperano terreno dopo un’apertura debole, con Milano ancora in luce. Intorno alle 11:40 il Ftse Mib avanza dello 0,5%, in linea con il Cac 40 di Parigi (+0,4%), il Dax di Francoforte (+0,2%), il Ftse 100 di Londra (+0,1%) mentre l’Ibex 35 di Madrid cede lo 0,5 per cento. Oltreoceano i futures sugli indici americani puntano verso un’apertura lievemente positiva per Wall Street.
La recente debolezza dei mercati emergenti sta sollevando dubbi sulla crescita globale, suggerendo una certa prudenza agli investitori. Una cautela giustificata anche dalla possibilità di un’escalation nelle dispute commerciali, con Stati Uniti pronti ad annunciare già oggi nuove tariffe su 200 miliardi di dollari di importazioni cinesi. Ancora in stallo pure le trattative tra Usa e Canada per la revisione del Nafta, sebbene da Ottawa continui a filtrare un timido ottimismo per il raggiungimento di un accordo.
Segnali poco rassicuranti quest’oggi anche dall’agenda macroeconomica, con il calo degli ordinativi all’industria tedeschi (-0,9% a luglio), in attesa dei dati americani. Nel pomeriggio verrà diffusa la stima Adp sugli occupati non agricoli, che anticipa come di consueto il report ufficiale del Bureau Of Labor Statistics sul mercato del lavoro a stelle e strisce, in uscita domani.
Nel frattempo, sul Forex, l’euro/dollaro viaggia poco mosso in area 1,163 mentre lo yen recupera terreno su biglietto verde e moneta unica, portando i rispettivi cambi a 111,3 e 129,5. Resta ben intonata la sterlina a 1,293 dollari dopo i rumors di ieri su un’intesa di massima tra Germania e Gran Bretagna per semplificare l’accordo sulla Brexit.
Poco mosse le quotazioni del petrolio, con Wti e Brent rispettivamente a 68,7 e 77,5 dollari al barile, in attesa dei dati Eia sulle scorte settimanali Usa che verranno pubblicati nel pomeriggio.
Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund si muove in area 268 punti base con il rendimento del decennale italiano al 3,06% per cento.
A piazza Affari avanza ENEL (+1,6%), promossa da Goldman Sachs da ‘neutral’ a ‘buy’. Continua la corsa di FINECOBANK (+1,3%), bene FERRARI a +1,2 per cento. Rimbalza TELECOM ITALIA (+1,2%) dopo gli attacchi di Vivendi alla governance e la risposta del presidente Fulvio Conti che ha rispedito le accuse al mittente. Restano ben intonate banche e utilities.
In calo invece SAIPEM (-1,5%) e STM (-1,3%), quest’ultima alla terza seduta consecutiva in rosso in scia alla debolezza del settore tecnologico, con il Nasdaq a -1,2% ieri sera.