Exor ha archiviato il primo semestre 2018 con un utile netto pari a 741 milioni (-19,1% rispetto al periodo di confronto).
Nel dettaglio, gli utili derivanti dalle partecipazioni valutate a patrimonio netto si sono attestati a 772 milioni (-9,4% rispetto al primo semestre 2017), beneficiando soprattutto del contributo, seppure in calo, di Fca per 509,8 milioni (520,3 milioni nei primi sei mesi del 2017) e dei 212,8 milioni (60,8 milioni nel periodo di confronto) di Cnh.
Positivo anche l’apporto di Ferrari, pari a 72,5 milioni (61,1 milioni nel periodo gennaio-giugno 2017) e, anche se in contrazione, di PartnerRe per 5,7 milioni (212,5 milioni nel primo semestre 2017). Diminuisce invece a 12,5 milioni il contributo di The Economist (14,3 milioni nei primi sei mesi del 2017), mentre Juventus ha apportato un contributo negativo di 39,7 milioni (-17 milioni nel periodo di confronto), così come Welltec (-1,6 milioni).
Il Net Asset Value (Nav) al 30 giugno 2018 ammonta a 23,9 miliardi di dollari (+4,1% rispetto a fine 2017). Il Nav per azione è sceso a 99,21 dollari dai 95,32 dollari al 31 dicembre 2017.
Il patrimonio netto a fine giugno sale a 11,4 miliardi, dai 10,8 miliardi al 31 dicembre 2017. L’indebitamento finanziario netto si mantiene a 3,2 miliardi, in linea con l’ammontare di fine 2017.