Sotto pressione nella seduta di ieri il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale che ha terminato le contrattazioni con un ribasso dell’1,3% rispetto al -1,1% dell’Eurostoxx Oil & Gas.
Male anche le Borse europee, con il Ftse Mib che mette a segno il minore ribasso a -0,3 per cento, preoccupate dalle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina e dalla possibile introduzione reciproca di nuove tariffe.
Preoccupazioni che, insieme ai timori legati ai mercati emergenti, hanno pesato anche sulle quotazioni del greggio, che sono calate nonostante la diminuzione oltre le attese delle scorte di greggio Usa. Questa volta, infatti, gli operatori sembrano essersi maggiormente concentratri sul nuovo aumento delle scorte di benzina e distillati.
In questo scenario, poco dopo la chiusura di ieri, il Wti scambiava a 67,6 $/bl (-1,6%) e il Brent a 76,3 $/bl (-1,2%).
Sull’azionario, in calo le tre big Saipem (-3,3%), oggetto di prese di beneficio dopo i recenti rialzi, Tenaris (-0,8%) ed Eni (-0,8%), che ha completato con successo il collocamento di due prestiti obbligazionari in dollari per complessivi 2 miliardi.
Tra le Mid Cap, forte calo per Saras (-13,3%) dopo la cessione del 10% del capitale al prezzo di 2 euro per azione da parte delle holding della famiglia Moratti. Inoltre, a pesare sul titolo, è arrivato il downgrade da parte di Kepler Cheuvreux. Negativa anche l’altra Mid Maire Tecnimont (-2%).
Infine, in controtendenza le società a minore capitalizzazione d’Amico (+1%) e Gas Plus (+0,9%).