Il Ftse Mib ha terminato le ultime cinque sedute con un bilancio complessivo del +0,9% a 20.447 punti, beneficiando soprattutto del recupero del comparto bancario in scia all’allentamento della pressione sullo spread.
A livello internazionale, invece, la settimana è stata caratterizzata dai timori di escalation delle tensioni commerciali globali, mentre il Job Report diffuso venerdì ha confermato il buono stato di salute dell’economia americana.
L’incertezza relativi ai nuovi dazi Usa sulle importazioni cinesi e le difficoltà nel raggiungere un nuovo accordo sul Nafta tra Stati Uniti e Canada hanno invece pesato sull’automotive, con il Ftse Italia Automobili e Componentistica che ha segnato un -1,8% w/w rispetto al -3% w/w del corrispondente indice europeo.
Tra le big del comparto, male Pirelli (-3,8% w/w), Brembo (-3,2% w/w) e Cnh (-3,1% w/w). In calo anche Ferrari (-2,5% w/w), la cui assemblea degli azionisti venerdì ha confermato Louis Camilleri come nuovo Amministratore delegato.
Confermato anche il nuovo ceo Michael Manley di Fca (-1% w/w), mentre alcune indiscrezioni circolate venerdì hanno riportate che per la controllata Magneti Marelli l’ipotesi più probabile sia ora la cessione.
Nel segmento delle piccole e medie capitalizzazioni ha recuperato terreno Piaggio (+3,8% w/w) anche in scia ai dati di agosto sul mercato italiano delle due ruote, mentre vola Immsi (+22,4% w/w) dopo aver pubblicato lo scorso 3 settembre i risultati del primo semestre 2018.