Il gruppo Eurotech archivia il primo semestre 2018 con ricavi pari a 37,3 milioni, in crescita del 69,6% rispetto all’analogo periodo dello scorso anno. A cambi costanti il fatturato evidenzierebbe un incremento ancora maggiore (+83,3%). Nei primi sei mesi del 2017, il basso fatturato del semestre rifletteva una fase congiunturale particolarmente negativa che alcuni dei nostri clienti più importanti stavano attraversando. Il secondo trimestre del 2018 ha confermato il trend di crescita visto nel primo trimestre ed iniziato già nel terzo trimestre dello scorso anno.
Tutte le aree geografiche hanno contribuito alla crescita dei ricavi. L’area geografica americana, da cui proviene il 41,6% dei ricavi del gruppo, ha chiuso il semestre con una crescita del 81,7% rispetto al pari periodo del 2017. Molto positiva è stata la performance anche dell’area Giappone, da cui proviene il 33,3% dei ricavi, che è rimasta come a fine anno la seconda area di riferimento del gruppo. L’incremento di questa area è stato del 29,1% rispetto al periodo posto a confronto.
Infine, spicca positivamente la crescita registrata nell’area Europea con un +147,3% ed una incidenza del 22,3% sui ricavi del gruppo. L’entità del trend di crescita è amplificata dal confronto con un primo semestre 2017 particolarmente debole, tuttavia l’omogeneità di questo trend tra tutte le aree geografiche è un buon indicatore del carattere strutturale e non estemporaneo della crescita del business.
L’Ebitda ammonta a 3,6 milioni (9,7% dei ricavi) rispetto ai negativi 4,4 milioni del primo semestre 2017, grazie alla riduzione dei costi operativi e all’aumento dei ricavi.
L’Ebit passa da -6,9 milioni a positivi 2,7 milioni dei primi sei mesi 2018 (7,2% dei ricavi), grazie al miglioramento dell’Ebitda e alla riduzione degli ammortamenti (-61,4%). L’ammontare degli ammortamenti contabilizzati nel 2017 includeva 1,2 milioni derivanti dagli effetti della “price allocation” relativa all’acquisizione di Advanet. Gli effetti della “price allocation” si sono conclusi a fine 2017 e quindi non hanno comportato alcun impatto nel 2018.
Il risultato netto è positivo per 1,9 milioni rispetto alla perdita netta di 7 milioni del periodo di confronto. Gli effetti totali derivanti dalla “price allocation” hanno inciso sul risultato netto di gruppo solo nel primo semestre 2017 per 0,8 milioni.
L’ottenimento del risultato positivo in connessione con la riduzione del capitale circolante ha permesso di evidenziare dei flussi dell’attività operativa positivi a tutto vantaggio dell’incremento delle disponibilità liquide, che ammontano a 8,3 milioni. Il gruppo, al 30 giugno 2018, ha dimezzato il proprio indebitamento finanziario netto rispetto al 31 dicembre 2017: la riduzione da 5,7 a 2,8 milioni è principalmente riconducibile all’effetto positivo del margine operativo lordo per 3,6 milioni, alla riduzione del circolante pari a 0,6 milioni e all’attività di investimento netto in immobilizzazioni materiali e immateriali per complessivi 1,3 milioni.