Ottava debole per il settore salute il cui indice ha evidenziato un -0,7% facendo meglio del corrispondente europeo (-3,4%) ma al di sotto del Ftse Mib (+0,9%).
Andamento quest’ultimo in una settimana nella quale gli investitori hanno mantenuto l’attenzione, non solo sulla debolezza dei mercati emergenti, ma anche sullo scontro commerciale fra Usa e Cina. Il tutto in vista di un possibile annuncio di nuovi dazi americani su 200 miliardi di dollari di importazioni dal Paese asiatico.
Recordati, unico titolo del settore presente nel Ftse Mib, ha riportato un +0,7 per cento.
Tra le Mid Cap la migliore è stata Amplifon con un +3,2 per cento, seguita Sol (+2,3%).
In frazionale rialzo BB Biotech (+0,3%) in relazione alla quale si riporta che dai dati diffusi da Symphony Health Solutions è emerso che nella settimana che si è chiusa lo scorso 31 agosto le vendite del farmaco Revlimid di Celgene, utile per la cura di pazienti affetti da una rara forma di linfoma non-Hodgkin, sono cresciute del 2,3 per cento. Si precisa che i ricavi di suddetto prodotto riflettono il 64% del giro d’affari del secondo trimestre del 2018 di Celgene. Si segnala che al 30 giugno 2018 la società rappresentava il 7,3% delle partecipazioni in portafoglio di Bb Biotech stessa.
Tra le Small ha fatto meglio Isagro (+21,6%). Una performance avvenuta in scia alla diffusione dei conti relativi al secondo trimestre 2018. Numeri da cui sono emersi ricavi pari a 46,8 milioni, in aumento del 18,1% a/a, un Ebitda sostanzialmente raddoppiato a 8,9 milioni, un Ebit quasi triplicato a 6,5 milioni e un utile netto passato a 4,1 milioni dagli 1,3 milioni del secondo trimestre dello scorso anno.
Bene anche Pierrel (+1%) la quale ha comunicato che l’indebitamento finanziario netto del gruppo al 31 luglio 2018 è risultato pari a 11,2 milioni, in flessione di 486mila euro rispetto all’ammontare del mese precedente. Inoltre ha annunciato che si è conclusa l’offerta in Borsa dei 27.220.016 diritti inoptati senza alcun acquisto degli stessi.