Nel primo semestre 2018 Sit ha realizzato ricavi pari a 175,4 milioni (+17,6% a/a). A livello di margini operativi, l’Ebitda adjusted (+8,1% a/a) e l’Ebit (-12,3% a/a) si attestano rispettivamente a 23,3 e 11 milioni. Il periodo si è chiuso con un utile netto dei soci a 8,4 milioni. Aumenta l’indebitamento finanziario netto (+15,7 milioni rispetto a fine 2017).
Sit, attiva nell’ambito della componentistica e dei sistemi per apparecchi per il riscaldamento domestico e per gli impianti di ristorazione, ha chiuso il primo semestre 2018 con ricavi per 175,4 milioni (+17,6%). A cambi costanti la crescita del 2018 è del 20,4% rispetto al 2017.
Nello specifico, la divisione Heating, che impatta per l’81,1% sul totale del fatturato, ha riportato ricavi pari a 142,3 milioni (+10,3% rispetto al pari periodo 2017). Nel primo semestre 2018 la divisione Smart Gas Metering, che rappresenta il restante 18,8% del totale, ha realizzato ricavi per 33 milioni (+65% rispetto a fine giugno 2017).
Considerando il risultato operativo, l’Ebitda ha segnato un ribasso del 7,3% a 20 milioni. L’Ebitda adjusted, al netto dei proventi e degli oneri derivanti da operazioni non ricorrenti, è pari a 23,3 milioni (+8,1%), registrando un andamento inferiore rispetto la crescita del fatturato a causa di extra costi ed inefficienze dovute ai limiti di capacità produttiva su certe famiglie di prodotto a fronte dell’incremento della domanda.
A seguito di maggiori ammortamenti, passati da 9,1 milioni a 12,4 milioni, l’Ebit (-12,3%) scende a 11 milioni, segnando una marginalità in flessione di 25,4 punti percentuali.
Il saldo della gestione finanziaria risulta positivo con proventi finanziari netti per 0,4 milioni, contro i 9,5 milioni di oneri finanziari netti del pari periodo di confronto. Nel dettaglio, durante i primi sei mesi Sit ha scontato oneri finanziari per 2,3 milioni (8 milioni nello stesso periodo del 2017), beneficiando sia della nuova struttura finanziaria derivante dall’operazione di fusione con la SPAC Industrial Stars of Italy 2 – intervenuta nel corso del 2017 – sia delle connesse condizioni migliorative realizzate sull’attuale indebitamento. I proventi finanziari, pari invece a 3 milioni, sono riconducibili alla valorizzazione al fair value dei Warrant SIT e delle Performance Shares emesse dalla società.
La società ha poi contabilizzato imposte per 2,9 milioni (+39,7%), con un tax rate in netto miglioramento su base annua.
Sit ha pertanto chiuso il primo semestre del 2018 con un utile netto dei soci pari a 8,4 milioni, contro un utile di 0,9 milioni nel periodo di confronto
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto sale a 80,9 milioni (in aumento di 15,8 milioni rispetto a fine 2017). Nel periodo, i flussi di cassa della gestione operativa sono negativi per 8,4 milioni dopo investimenti per 10,6 milioni. I flussi della gestione corrente sono pari ad 24,5 milioni, mentre le variazioni del capitale circolante hanno assorbito liquidità per 22,4 milioni. La crescita repentina della domanda registrata a partire dalla seconda metà dello scorso anno ha generato la necessità di incrementare le scorte e ha comportato una tensione di liquidità per alcuni clienti.
Per quanto riguarda il prosieguo dell’anno, secondo quanto affermato dal Presidente e Amministratore Delegato, Federico de’ Stefani, il gruppo inizierà a beneficiare dei primi effetti del piano investimenti, finalizzato ad un aumento del 30% della capacità produttiva e ad una maggiore efficace presenza sul mercato. Infine, il numero uno di Sit Group ha sottolineato che la quotazione al MTA rimane tra gli obiettivi principali a breve termine della società.