Niente fusioni per ora per UniCredit, ma dal 2019, con la redazione del nuovo piano, verranno esaminate tutte le opzioni strategiche.
Fabrizio Saccomanni, presidente di UniCredit, ha dichiarato che l’attuale piano industriale dell’istituto è basato sulla crescita organica, mentre con il nuovo piano che verrà redatto a partire dal 2019 verranno prese in considerazione tutte le opzioni a disposizione in quel momento.
“Abbiamo un piano di crescita organica fino al 2019, che vuol dire trasformazione interna, riduzione dei costi, crescita dei ricavi. Dobbiamo lavorare sulla digitalizzazione”, ha detto Saccomanni a margine del Forum Ambrosetti di Cernobbio, commentando le recenti indiscrezioni su un possibile merger con Société Générale.
“Nel corso del 2019 dovremo fare il piano per il futuro e valuteremo quali sono le opzioni disponibili in quel momento”, ha aggiunto Saccomanni.
Sul possibile matrimonio tra UniCredit e SocGen è intervenuto, sempre a Cernobbio, anche il ministro delle Finanze francese Bruno Le Maire, smentendo i rumor in circolazione.
“Fra Italia e Francia, in tema di fusioni nel settore bancario, non c’è nulla sul tavolo”, ha affermato Le Maire, aggiungendo di “non credete ai rumor, ma solo ai fatti e alle decisioni”.