Nel primo semestre 2018 Cembre ha realizzato ricavi pari a 73,3 milioni, in crescita del 10,1% rispetto al medesimo periodo del 2017. In aumento i margini operativi, con Ebitda e Ebit rispettivamente a 18,9 milioni (+8,8% a/a) e 15,4 milioni (+8,9% a/a). Il semestre si è chiuso con un utile netto di 11,7 milioni (+34,3% a/a).
Cembre, attiva nello sviluppo, produzione e commercializzazione di connettori elettrici e degli utensili per la loro installazione, ha archiviato il primo semestre 2018 con ricavi consolidati cresciuti del 10,1% a 73,3 milioni. Il miglioramento è anche dovuto al contributo della neo-acquisita tedesca Ikuma KG, che ha generato ricavi pari a 1,4 milioni. Al netto di tale importo,il fatturato sarebbe comunque cresciuto del 7,9%.
Il periodo ha visto aumentare dell’11,7% le vendite del gruppo in Italia, che hanno raggiunto i 31,3 milioni, mentre quelle estere risultano in aumento dell’8,8% e si attestano a 41,9 milioni.
Più nel dettaglio, i ricavi delle vendite sono stati realizzati per il 42,8% in Italia (42,1% nel primo semestre 2017), per il 41,9% nella restante parte d’Europa (42,1% a fine giugno 2017) e per il 15,3% fuori dal continente europeo (15,8% nel pari periodo di confronto).
L’Ebitda cresce dell’8,8% a 18,9 milioni, segnando una marginalità in modesto calo di 0,3 punti percentuali. Si segnala che nel periodo in esame è diminuito sia il peso percentuale del costo del venduto che quello del personale, nonostante il numero medio dei dipendenti del gruppo sia aumentato a 747 unità dalle precedenti 680.
L’Ebit (+8,9%) si fissa a 15,4 milioni, con una marginalità scesa leggermente dello 0,2%, a fronte di un contenuto incremento degli ammortamenti e degli accantonamenti.
Il periodo si chiude con un utile netto consolidato di competenza dei soci pari a 11,7 milioni (+34,3%), riportando un net margin in crescita dello 0,7 per cento, dopo aver spesato imposte per 3,7 milioni in calo dell’8,6% dal pari periodo di confronto. Un andamento riconducibile all’applicazione del regime “Patent Box”, che nei primi sei mesi del 2018 ha comportato un beneficio di 0,6 milioni. Si ricorda che nel medesimo periodo del 2017 non beneficiava di tali facilitazioni in quanto l’accordo con l’Agenzia delle Entrate è stato sottoscritto verso la fine dello scorso dicembre.
Dal lato patrimoniale, la liquidità finanziaria netta, rispetto al 31 dicembre 2017, è diminuita di 16,2 milioni attestandosi a 4 milioni dopo il pagamento di dividendi per 13,3 milioni da parte della Capogruppo, investimenti in impianti e macchinari per complessivi 7,4 milioni ed un esborso finanziario per 8,3 milioni destinato all’acquisto di Ikuma KG.
Il management prevede che il gruppo termini l’anno con un incremento sensibile dei ricavi delle vendite e dei margini rispetto all’esercizio precedente, anche grazie al buon andamento del primo semestre ed al contributo di Ikuma KG.