Mercati – Europa incerta, Ftse Mib chiude a -0,3% con Mediaset in calo (-3,3%)

Il Ftse Mib archivia le contrattazioni in ribasso dello 0,3% a 20.853 punti, scontando anche qualche presa di profitto dopo il rialzo di lunedì. Caute anche le altre Borse europee, con variazioni contenute per il Ftse 100 di Londra (-0,1%), il Dax di Francoforte (-0,1%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,1%) e il Cac 40 di Parigi (+0,3%). Oltreoceano, i principali indici di Wall Street sono in rialzo di circa mezzo punto percentuale, nonostante i timori sempre accesi per una possibile escalation di tensioni con la Cina.

I listini hanno recuperato terreno anche in scia alla rimonta del petrolio, con Wti e Brent a +2% rispettivamente a 69,1 e 78,8 dollari al barile, in scia alle speculazioni legate all’uragano che potrebbe colpire la costa Est degli Stati Uniti riducendo l’offerta, oltre alle tensioni geopolitiche in Libia e in Iran.

Le ultime indiscrezioni parlano nuovamente di una possibile richiesta all’Organizzazione Mondiale del Commercio da parte di Pechino dell’autorizzazione ad imporre sanzioni nei confronti degli Stati Uniti, dopo la minaccia del presidente americano Donald Trump di introdurre ulteriori dazi per 267 miliardi di dollari.

Gli investitori attendono inoltre le riunioni della Bce e della Bank of England, che delibereranno giovedì ma non dovrebbero fornire sostanziali novità rispetto a quanto già noto al mercato.

Segnali di ottimismo invece sul fronte Brexit, con l’accordo tra Ue e Gran Bretagna che potrebbe essere trovato agli inizi di novembre. Lo ha anticipato il negoziatore dell’Unione Europea per la Brexit, Michel Barnier, secondo cui un’intesa di divorzio tra Londra e Bruxelles in sei/otto settimane è considerata realistica.

Parole che hanno sostenuto l’euro e la sterlina, nonostante il parziale recupero del dollaro di oggi pomeriggio che riporta i rispettivi cambi sotto quota 1,16 e in area 1,30.

Sul fronte macro, è stato pubblicato, in mattinata, l’indice Zew tedesco di settembre, che resta negativo ma con qualche segnale di miglioramento. Inoltre, l’Eurostat ha comunicato che nel secondo trimestre del 2018 il tasso di occupazione nella zona euro è cresciuto ancora.

Intanto, l’agenda macro degli Stati Uniti continua a mostrare un’attività economica in ottima salute e una fiducia nella crescita notevole per la prima potenza mondiale. L’indice della fiducia delle piccole e medie imprese americane è infatti salito su livelli che non si vedevano dai tempi del presidente Ronald Reagan.

Tornando in Italia, le dichiarazioni rassicuranti degli ultimi giorni del ministro dell’Economia Giovanni Tria hanno spinto al ribasso lo spread, che si attesta a 234 punti base, mentre il rendimento del Btp a 10 anni al 2,77 per cento.

Tornando a Piazza Affari, vendite su MEDIASET (-3,3%) che ieri era salita del 4,6% dopo avere smentito di essere interessata ad acquisire il rimanente 48% delle azioni di Mediaset Espana, e LEONARDO (-1,8%) dopo il boom di ieri (+7%) in seguito alla notizia dell’acquisto di Vitrociset. Sottotono anche STM (-1,8%) e RECORDATI (-1,6%), oltre ai bancari.

Inverte la rotta e chiude positiva ATLANTIA (+1,4%). Acquisti anche su FERRARI (+1,5%) e PIRELLI (+1,2%), oltre alle utilities, in particolare A2A (+1,2%).