Servizi Finanziari – Partenza in rialzo (+1,9%), bene B. Generali (+2,6%)

ll Ftse Italia Servizi Finanziari inizia la settimana con un rialzo dell’1,9% facendo nettamente meglio dell’omologo europeo (+0,3%), supportato dai forti acquisti sul comparto bancario (+4,2%) e uniformandosi al Ftse Mib (+2,3%).

Gli investitori sono stati tranquillizzati dal nuovo messaggio arrivato dall’inquilino del Tesoro, Giovanni Tria, che nel fine settimana in occasione del Forum Ambrosetti di Cernobbio ha dichiarato: “Mi aspetto una riduzione dello spread quando dalle dichiarazioni passeremo ai fatti. Non dico a livelli dei fondamentali ma a un livello più normale. Resteremo nei limiti consentiti dalle regole e le riforme ma solamente nei limiti delle coperture che riusciremo a trovare. L’obiettivo è dimezzare il gap di crescita nei confronti dell’Europa già nel corso del 2019”.

La nuova giornata estremamente positiva del settore creditizio si è riflessa anche sui titoli del risparmio gestito, con Banca Generali (+2,6%) in attesa della divulgazione del dato sulla raccolta netta di agosto, Fineco (+1,4%), Azimut (+1,9%), Anima (+2,5%) e Banca Mediolanum (+1,1%), tutte sostenute anche dal buon dato sulla raccolta netta di agosto.

Prosegue il recupero di Poste Italiane (+2,3%), che sta consentendo al titolo di azzerare man mano le perdite accumulate nell’ultimo mese.

Rimbalza Exor (+1,7%), dopo l’andamento sottotono della scorsa ottava dopo che i conti del semestre hanno messo in luce un utile netto in contrazione (-19,1% annuo a 741 milioni).

Nel Mid Cap prosegue il rally di Banca Ifis (+4%), il cui Ad Giovanni Bossi ha confermato l’obiettivo di un utile netto di 160 milioni per l’anno in corso e l’interesse per una parte del portafoglio da 2,5 miliardi di crediti deteriorati soprattutto unsecured messo in vendita da Mps. Risale doBank (+1,2%), mentre rallenta Cerved (-2,7%), risentendo del downgrade da ‘buy’ a ‘hold’ da parte di Hsbc con target price a 10,70 euro e il cui Ceo Marco Nespolo in un’intervista ha sottolineato l’intenzione di affiancare al core business un’altra area d’affari e ad espandersi all’estero sul mercato degli Npl, con particolare focus su Grecia e Romania.

Tra le Small Cap rimbalza significativamente Banca Intermobiliare (+26,8%), dopo che il board ha approvato il piano strategico 2019-2021 per rilanciarla nel private banking. Ancora acquisti su DeA Capital (+1,1%), dopo i buoni risultati messi in luce dai conti semestrali.