Sono giunte alla fase della presentazione delle offerte finali, le due gare per la cessione di due differenti portafogli di crediti in sofferenza da parte di UniCredit. L’ammontare totale degli Npl messi sul mercato è pari a 2 miliardi.
Gli Npl sono divisi in due distinti portafogli. Il primo, dall’ammontare di circa un miliardo, è formato da crediti garantiti da immobili ed è arrivato alla fase di presentazione delle offerte non vincolanti. A essere interessati, secondo indiscrezioni, sarebbero alcuni fondi americani specializzati.
Il secondo pacchetto, anch’esso dal valore complessivo nominale di circa un miliardo, riguarderebbe crediti unsecured. In questo caso tra gli interessati ci sarebbero il fondo Usa Cerberus e Banca Ifis.
Questa seconda operazione sarebbe in fase più avanzata e i pretendenti sono al lavoro per presentare le offerte vincolanti.
A queste due cessioni dovrebbe affiancarsi il varo di una nuova edizione del progetto Sandokan di gestione di Npl e crediti unlikely to pay che ricalchi quello avviato nel 2015. In questo caso il pacchetto di crediti deteriorati in fase di individuazione sarebbe formato soprattutto da inadempienze probabili e l’idea sarebbe quella di affidare direttamente l’incarico ai soggetti che hanno gestito la prima edizione, cioè i fondi Pimco, Gwm e Aurora Recovery Capital.
COMMENTO
La notizia è positiva ed è in linea con le indicazioni date dalla banca di piazza Gae Aulenti nel corso della presentazione dei risultati del primo semestre. In quell’occasione è stato sottolineato come il rundown del portafoglio non core stia procedendo secondo i piani. Le esposizioni deteriorate si sono attestate a 22,2 miliardi, evidenziando un calo di 7,5 miliardi nel secondo trimestre 2018.
Per fine anno l’obiettivo è di arrivare a un totale di Npe di 19 miliardi anche grazie e 2 miliardi di cessioni.
A Piazza Affari attorno alle 9:30 le azioni UniCredit risultano poco mosse a 13,4 euro (-0,5%), in linea con l’indice del settore bancario.
