Ieri sono tornate nuovamente in auge le indiscrezioni circa un possibile merger tra le prime due banche tedesche, Deutsche Bank e Commerzbank. Più di una volta negli ultimi tempi è tornata a circolare questa ipotesi.
Gli ultimi rumor di stampa riportano che i vertici di Commerzbank sarebbero favorevoli ad un’aggregazione immediata, mentre quelli di Deutsche Bank non vorrebbero muoversi in tale direzione prima di 18 mesi, quando dovrebbe essere completata l’integrazione della controllata Postbank, avviata a fine maggio.
Le stesse indiscrezioni riportano che una simile eventualità sarebbe vista di buon occhio anche dal governo teutonico, in particolare dal ministro delle Finanze, Olaf Scholz. Si ricorda che l’esecutivo di Berlino detiene il 15,5% del capitale di Commerzbank dopo averla salvata dal default nel 2008. Quota che se venisse ceduta oggi genererebbe una forte minusvalenza (la partecipazione è iscritta a un valore di carico di 18 euro, mentre le quotazioni attuali si aggirano intorno ai 9 euro).
Lo stesso Scholz ha sottolineato l’importanza di avere un grande istituto nazionale che accompagni le imprese, soprattutto nello sviluppo internazionale. Inoltre, si vorrebbe evitare la possibilità che le due banche entrino nel mirino di qualche altra grande banca europea. Eventualità che, almeno in teoria, potrebbe prospettarsi, considerando che Commerzbank e Deutsche Bank hanno perso rispettivamente oltre il 30% e circa il 40% della propria capitalizzazione, costata la fuoriuscita della prima dal Dax e della seconda dall’EuroStoxx 50.
Gli operatori di mercato, se da un lato mettono in luce il fatto che con l’unione dei due istituti nascerebbe il terzo gruppo bancario europeo che porterebbe a notevoli sinergie sul fronte dei costi, dall’altra esprimono dubbi per fatto che il possibile matrimonio riguarderebbe due banche accomunate da un percorso di ristrutturazione volto a rilanciarne la redditività ma i cui progressi al momento proseguono a rilento.
Per questo, secondo rumor di stampa, si chiedono se un eventuale matrimonio di due banche in difficoltà resisterebbe a un nuovo rallentamento del ciclo economico.
Intorno alle 12:10 sul listino di Francoforte il titolo Deutsche Bank cede lo 0,5% a 9,58 euro, mentre le azioni Commerzbank guadagnano lo 0,2% a 8,61 euro.