Finale in rimonta per le Borse europee, mentre a Wall Street riprende il sell-off sui tecnologici con il Nasdaq in calo dello 0,5 per cento.
Il Ftse Mib archivia gli scambi in rialzo dello 0,5% a 20.963 punti, dopo aver trascorso parte della seduta in territorio negativo. Positivi anche il Dax di Francoforte (+0,5%) l’Ibex 35 di Madrid (+0,2%), il Ftse 100 di Londra (+0,5%) e il Cac 40 di Parigi (+0,9%).
Archiviate momentaneamente le tensioni commerciali in attesa di nuovi sviluppi, il focus degli investitori si concentra principalmente sulla politica monetaria in vista delle riunioni della Bce e della Bank of England, entrambe in programma domani. Da Francoforte gli operatori si aspettano un messaggio di fiducia e la conferma dell’uscita dal Quantitative easing entro fine anno, oltre ad eventuali indicazioni sulle tempistiche del primo rialzo dei tassi di interesse.
Questa sera verrà pubblicato il Beige Book della Fed, mentre nel pomeriggio sono stati diffusi i dati sui prezzi alla produzione di agosto, inaspettatamente in calo. In mattinata erano stati resi noti i numeri sulla produzione industriale dell’Eurozona, in calo oltre le attese a luglio (-0,8% m/m, -0,1% a/a). Battuta d’arresto anche per la produzione industriale in Italia (-1,8% su mese, -1,3% su anno); positiva invece la discesa del tasso di disoccupazione del secondo trimestre al 10,7 per cento.
Sul Forex il dollaro perde terreno nei confronti dell’euro e dello yen, riportando i rispettivi cambi a 1,163 e 111,3.
Tra le materie prime il petrolio incrementa i guadagni della seduta precedente, innescati dal possibile impatto dell’uragano Florence, con Wti e Brent rispettivamente a 70,6 e 79,8 dollari al barile, dopo il calo oltre le attese delle scorte americane segnalato dai dati settimanali dell’Eia.
Sull’obbligazionario, infine, lo spread risale a 253 punti base (fonte Bloomberg), con il rendimento del decennale italiano al 2,94 per cento.
Tornando a Piazza Affari, svetta FCA (+4,4%), sostenuta dalle indiscrezioni sulla possibile cessione di Magneti Marelli al fondo Kkr, da cui il gruppo automobilistico vorrebbe incassare 6 miliardi.
Bene anche FERRAGAMO (+4,1%), in scia alle indiscrezioni su possibili operazioni strategiche, inclusa la vendita, dopo i vari contatti ricevuti da diverse aziende di PE.
Tra i petroliferi bene SAIPEM (+3,7%); in rialzo ATLANTIA (+1,7%) in attesa del decreto Genova. Deboli invece PRYSMIAN (-3,5%), per il momentaneo stop del progetto Westernlink, e STM (-4,1%).