Mercati – Europa mista, a Milano (+0,2%) accelera Fca

Variazioni contenute ma perlopiù positive per le borse europee dopo l’avvio incerto di Wall Street. Intorno alle 16:00 il Ftse Mib di Milano viaggia poco sopra la parità (+0,2%), dopo aver trascorso la prima parte del pomeriggio in territorio lievemente negativo. Poco mossi anche il Dax di Francoforte (+0,2%) e l’Ibex 35 di Madrid (flat), più avanzati il Ftse 100 di Londra (+0,4%) e il Cac 40 di Parigi (+0,7%). Oltreoceano il Nasdaq cede lo 0,45% mentre gli altri indici non si discostano molto dalla parità.

Archiviate momentaneamente le tensioni commerciali, il focus degli investitori si concentra principalmente sulla politica monetaria in vista delle riunioni della Bce e della Bank of England, entrambe in programma domani. Da Francoforte gli operatori si aspettano un messaggio di fiducia e la conferma dell’uscita dal Quantitative easing entro fine anno, oltre ad eventuali indicazioni sulle tempistiche del primo rialzo dei tassi di interesse.

Questa sera verrà pubblicato il Beige Book della Fed, mentre nel pomeriggio sono stati diffusi i dati sui prezzi alla produzione di agosto, inaspettatamente in calo. In mattinata erano stati resi noti i numeri sulla produzione industriale dell’Eurozona, in calo oltre le attese a luglio (-0,8% m/m, -0,1% a/a). Battuta d’arresto anche per la produzione industriale in Italia (-1,8% su mese, -1,3% su anno), positiva invece la discesa del tasso di disoccupazione del secondo trimestre al 10,7 per cento.

Sul Forex il dollaro recupera parzialmente terreno nei confronti dell’euro, riportando il relativo cambio sotto quota 1,16. In rimonta lo yen, che torna a 111,3 rispetto al dollaro e 129 sull’euro.

Tra le materie prime il petrolio incrementa i guadagni della seduta precedente, innescati dal possibile impatto dell’uragano Florence, con Wti e Brent rispettivamente a 70,2 e 79,4 dollari al barile, in attesa dei dati settimanali Eia sulle scorte americane.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread risale a 256 punti base (fonte Bloomberg), con il rendimento del decennale italiano al 2,97 per cento.

Tornando a Piazza Affari, svetta tra le big cap FERRAGAMO (+4,5%), in scia alle indiscrezioni su possibili operazioni strategiche, inclusa la vendite, dopo i vari contatti ricevuti da diverse aziende di PE. Bene anche FCA (+3,7%) sostenuta dalle indiscrezioni sulla possibile cessione di Magneti Marelli al fondo Kkr, da cui il gruppo automobilistico vorrebbe incassare 6 miliardi. In rialzo i petroliferi ENI (+1%), SAIPEM (+3,3%) e TENARIS (+2,4%), oltre ad ATLANTIA (+1,4%) in attesa del decreto Genova. Debole invece PRYSMIAN (-3,5%) per il momentaneo stop del progetto Westernlink. Sottotono STM (-3,2%) e TELECOM ITALIA (-1,9%).