Il cda di Banca Finnat, riunitosi oggi, ha approvato la relazione finanziaria semestrale, confermando i dati preliminari comunicato lo scorso 2 agosto.
Il periodo si è chiuso con un utile netto di 2,4 milioni (-79,9% rispetto ai primi sei mesi del 2017), per il venire meno della plusvalenza da 11,7 milioni generata dalla vendita della quota in London Stock Exchange che aveva impattato nel semestre di confronto. Al netto di tale posta e del suo effetto fiscale il risultato dell’esercizio risulterebbe in crescita di 2 milioni.
Nella nota emessa la banca romana ha sottolineato che “le principali linee d’azione perseguite sono rappresentate dal rafforzamento del private banking nell’area Nord avviato a fine 2017 con l’ingresso di un profilo di elevato standing a cui è stata affidata la responsabilità dello sviluppo commerciale nel Nord Italia e proseguito nell’anno in corso con l’inserimento di nuove figure professionali e dal consolidamento dei servizi private sul territorio di Roma che proseguirà nei prossimi mesi anche attraverso l’ampliamento dell’organico della filiale di via Piemonte, attiva dal quarto trimestre del 2017”.
Nel comunicato, inoltre, si evidenzia che “l’attività di gestione di fondi immobiliari è risultata in crescita del 7% rispetto al corrispondente periodo del precedente esercizio; l’ampliamento dei fondi esistenti è proseguito in linea con le previsioni e sono state poste le basi per nuove operazioni che si concretizzeranno nel secondo semestre dell’anno”.