Vittorio Malacalza, principale socio di Carige, ha portato la propria partecipazione nell’istituto genovese vicino alla soglia del 28%, quota massima a cui era stato autorizzato dalla Bce.
Per la precisione, l’imprenditore piacentino ha comunicato alla Consob di avere raggiunto una quota del 27,55% del capitale di Carige con un’operazione datata 7 settembre.
Una data chiaramente utile per la partecipazione all’assemblea del prossimo 20 settembre in cui si giocherà il controllo dell’istituto.
Malacalza ha quindi messo sul piatto le proprie carte investendo ulteriormente nell’istituto di credito in cui aveva già allocato buona parte dei propri asset. Il prezzo di carico della propria partecipazione precedente, pari al 20,6%, dell’istituto ligure è infatti in carico nei bilanci della finanziaria di famiglia per 377 milioni. Per rafforzare la propria presenza in vista della conta dei voti per la nomina del board nella prossima assemblea, l’imprenditore ha investito quindi circa altri 30 milioni.
Nessuna dichiarazione ufficiale è invece arrivata sui numeri dello schieramento che si contrappone nella contesa, che fa capo a Raffaele Mincione, Gabriele Volpi e Aldo Spinelli e che riuniscono il 15,2 per cento.
In ogni caso chi voleva aumentare il proprio peso avrebbe dovuto farlo entro il giorno 11 settembre, record date. Gli acquisti dopo tale data non daranno diritto alla partecipazione al voto.
A Piazza Affari le azioni Carige guadagnano oggi intorno alle 12:40 il 2,3% a 0,0088 euro.