ll Cda del tour operator ha approvato i risultati relativi al terzo trimestre 2017/18, chiusosi alla fine dello scorso mese di luglio.
Nel periodo in esame i ricavi consolidati sono aumentati dell’8,2% a 35,2 milioni. Un andamento che media una contrazione del 47% del fatturato relativo ai villaggi commercializzati, in parte dovuto alla scelta della società di chiudere alcune destinazioni risultate non più redditizie, e un aumento dei ricavi legati ai villaggi di proprietà italiani estivi (+14%).
Positivo il settore Tour Operator, con un fatturato salito del 77% circa, soprattutto con riferimento alle destinazioni Centro e Sud America, Oriente e Australia.
Migliorano i margini operativi, con l’Ebitda, passato a un valore positivo di 1 milione da un precedente valore negativo di 1,4 milioni e l’Ebit che ha ridotto il deficit del 59,4 su base annua a 1,8 milioni.
Il periodo si chiude infine con una perdita ante imposte di 2 milioni (5,1 milioni nel pari periodo del 2016/2017).
Dal lato patrimoniale la liquidità netta del gruppo si attesta a 25,2 milioni, in aumento di 11 milioni dai 14,2 milioni di fine aprile.