Il gruppo Ict ha diffuso i risultati relativi ai primi sei mesi del 2018, in cui sono continuati gli investimenti nei mercati della Cybersecurity, Cloud Computing, IoT e Big Data ed è proseguito il riposizionamento su nuove linee di prodotti, finalizzato alla sostituzione di linee a bassi margini con linee a maggior valore aggiunto, che permettano anche minore impiego di circolante. La politica industriale del Gruppo ha perseguito segmenti di business a più alto valore aggiunto, come l’ASA VAR (Value Added Reseller) e l’ASA VAS (Value Addedd Services).
Il gruppo ha chiuso il primo semestre 2018 con ricavi consolidati pari a circa 14 milioni, rispetto ai 13,4 milioni registrati nello stesso periodo dell’esercizio precedente.
L’Ebitda consolidato è negativo per 913 mila euro contro i -140 mila euro del periodo di confronto. L’Ebit si attesta a negativi 1,2 milioni contro un reddito operativo anch’esso negativo di 435 mila euro nei primi sei mesi del 2017.
Il semestre si è chiuso con una perdita netta di 1,4 milioni, significativamente influenzato dalle perdite della controllata Inebula e della capogruppo, a fronte di un risultato netto negativo per 813 mila euro nel corrispondente periodo dell’esercizio precedente.
La posizione finanziaria netta al 30 giugno 2018 mostra un indebitamento netto pari a 5,8 milioni, in miglioramento rispetto ai 6,8 milioni di fine dicembre 2017, per effetto dell’aumento delle disponibilità liquide nelle controllate estere a servizio di pagamenti effettuati successivamente alla chiusura del semestre.
A livello di Aree di Business, l’ASA VAD (Area Strategica di Affari Value Added Distribution), attività core del Gruppo per la distribuzione di prodotti specializzati software e hardware, servizi di certificazione sulle tecnologie software distribuite e servizi di assistenza tecnica pre e post vendita, ha realizzato ricavi pari a 12,8 milioni contro 11,1 milioni del corrispondente periodo dell’esercizio precedente. L’Ebitda è positivo per 903 mila euro rispetto ai 762 mila registrati al 30 giugno 2017, mentre l’Ebit è pari a 877 mila euro (730 mila nello stesso periodo del 2017). Infine, il risultato del periodo è pari a 929 mila euro (vs. 553 mila).
Asa Holding ed altri settori in Start-up nel primo semestre 2018 hanno registrato ricavi pari 1,1 milioni, in flessione rispetto ai 2,3 milioni del primo semestre 2017, un Ebitda negativo di 1,8 milioni (-902 mila euro nel 2017) ed un Ebit in rosso di 2,1 milioni (-1.165 nello stesso periodo del 2017). Il risultato d’esercizio è negativo per 2,3 milioni (a fronte di -1.366). I dati dell’ASA sono influenzati dai costi non ricorrenti sostenuti dalla holding legati alla rimodulazione dell’indebitamento finanziario ed alla gestione delle operazioni straordinarie in corso.
Per quanto riguarda il mercato Ict nel 2018 si confermano le previsioni del mercato digitale in Italia che indicano un incremento pari al 2,3% dell’intero comparto, con i segmenti legati alla digital innovation definiti Digital Enablers che, secondo le proiezioni Assinform 2016-2019, continuano la loro crescita con tassi a due cifre: Cybersecurity (+ 11,9%), Cloud Computing (+ 19,8%), IoT (+14,3%), Big Data (+23,1%).