Perde l’1,5% l’indice settoriale della moda con una performance inferiore a quella messa a segno dal corrispondente indice europeo di riferimento (-0,6%). In calo anche dello 0,6% Piazza Affari.
Il numero uno dell’istituto centrale, Mario Draghi, ha affermato che “nonostante qualche moderazione dopo un forte 2017, gli ultimi indicatori in generale confermano la crescita”, ribadendo nel contempo che “un ampio grado accomodamento monetario è ancora necessario per sostenere l’ulteriore aumento delle pressioni sui prezzi interni e l’andamento dell’inflazione a medio termine”. Il direttivo è fiducioso che la politica monetaria attuale sia coerente con l’obiettivo e pertanto rimarrà ampiamente accomodante anche dopo fine del Qe.
Negativa la performance delle tre big del settore, con Ferragamo che lascia sul terreno l’1,8% dopo il progresso messo a segno nella seduta di mercoledì in scia ai rumors secondo la quale, una fonte vicina alla società, avrebbe affermato che Salvatore Ferragamo potrebbe prendere in considerazione opzioni strategiche, che includono la vendita, dopo i vari contatti ricevuti da diverse aziende di PE. Rumors in seguito smentiti dalla famiglia, che ad oggi detiene il 67,7% del gruppo.
Contratte anche le mid cap del settore.
Tra le società meno capitalizzate, scende del 6,1% Safilo Group.