Intorno alle 12:05 le borse europee viaggiano contrastate mentre i futures sugli indici americani stazionano intorno alla parità, preannunciando un avvio flat per Wall Street. A Milano il Ftse Mib guadagna un modesto 0,4% in area 20.970 punti, positivo come l’Ibex 35 di Madrid (+0,3%) mentre arretrano il Dax di Francoforte (-0,4%), il Ftse 100 di Londra (-0,3%), il Cac 40 di Parigi (-0,3%).
Archiviate le riunioni delle banche centrali della scorsa ottava e in attesa della Fed che si riunirà la prossima settimana, gli investitori sono tornati a focalizzarsi prevalentemente sul tema del protezionismo. Secondo le ultime indiscrezioni il presidente americano Donald Trump avrebbe confermato l’intenzione di procedere con l’introduzione di dazi su 200 miliardi di dollari di prodotti cinesi e Pechino potrebbe rifiutare l’invito a riaprire i negoziati, che aveva diffuso un cauto ottimismo nei giorni scorsi.
Sul Forex l’euro/dollaro viaggia in area 1,165, in lieve rialzo dopo i dati di agosto sull’inflazione dell’eurozona che hanno confermato i numeri preliminari (+2%, +1% l’indice core). Poco mosso il dollaro/yen in area 112, con la piazza di Tokyo chiusa oggi per festività.
Per quanto riguarda l’Italia l’attenzione rimane sulla nuova legge di bilancio prevista per la prossima settimana, mentre lo spread Btp-Bund scende a 242 punti base con il rendimento del decennale italiano in calo di 10 bp al 2,88 per cento (fonte Bloomberg).
Tra le materie prime, infine, l’oro scivola sotto quota 1.200 dollari l’oncia, mentre avanzano leggermente le quotazioni del greggio con il Brent (+0,7%) a 78,6 dollari e il Wti (+0,8%) a 69,3 dollari.
A Piazza Affari prosegue il recupero di TELECOM ITALIA (+3,6%), mentre il rally dei titoli di Stato italiani sostiene il comparto finanziario, con acquisti soprattutto su BANCO BPM (+2,8%), UNIPOL (+2%), BPER (+1,7%) e MEDIOBANCA (+1,7%).
Poco mossa FCA (+0,1%) che secondo fonti di stampa starebbe per concludere la cessione di Magneti Marelli a Kkr, con il fondo di private equity che avrebbe però chiesto uno sconto di oltre 1 miliardo rispetto alla richiesta del gruppo di 6 miliardi.
Sottotono STM dopo lo stacco della cedola trimestrale di 6 centesimi di dollaro per azione, FERRARI (-1,1%) penalizzata dal risultato deludente del GP di F1 e MONCLER (-1,7%) in scia alla debolezza del settore del lusso.