Seduta all’insegna degli acquisti per Telecom Italia che, intorno alle 15:30, segna un rialzo del 3,9% a 0,55 euro, posizionandosi ai primi posti del Ftse Mib (+1%). Il titolo rimbalza, dopo un lungo periodo di ribasso (ha perso circa il 24% da inizio anno), in scia all’esito dell’asta relativa al 5G.
La scorsa settimana si è infatti chiusa la prima parte dell’asta per le frequenze 5G messe in gara dal Ministero dello Sviluppo Economico. Il gruppo Tim si è aggiudicato, con un investimento di 680,2 milioni, due dei quattro lotti da 5+5 MHz ciascuno sulla banda 700 MHz, disponibili a partire dal 2022 e validi fino al 2037.
Oggi invece il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso di Telecom Italia che contestava l’aggiudicazione a Fastweb, Wind Tre, Tiscali e Vodafone BT Italia di una gara Consip da 925 milioni per la fornitura di servizi di telefonia fissa e connettività alle pubbliche amministrazioni.
La gara è stata aggiudicata da Consip lo scorso anno e Telecom, che si è classificata quarta, si è rivolta prima al Tar e poi al Consiglio di Stato, ritenendo tra l’altro anomale le offerte dei concorrenti. Entrambi i giudici hanno respinto le istanze.
Fastweb si è aggiudicata la convenzione che prevede un quantitativo massimo ordinabile di 400.000 linee equivalenti. Sulla base di un accordo quadro altre 200 mila linee equivalenti sono state aggiudicate a Fastweb e ai raggruppamenti d’impresa temporanei tra Wind Tre e Tiscali e tra BT Italia e Vodafone Omnitel.