“Le operazioni e le strategie che abbiamo messo in atto quest’anno ci hanno consentito, al netto delle relative componenti straordinarie, di mantenere la redditività all’incirca sui livelli del primo semestre 2017, un risultato molto confortante considerate le difficoltà della vendemmia 2017. Il nostro gruppo si è mosso per tempo, forzando le tappe dell’internazionalizzazione, puntando su segmenti di prodotto e di canale più remunerativi e riducendo i costi di struttura. Questo ha consentito di mantenere la redditività e la generazione di cassa sugli ottimi livelli dell’esercizio precedente.” Esordisce così Alessandro Mutinelli, presidente e Ad del Gruppo, in un’intervista rilasciata a Market Insight a commento dei dati del periodo gennaio – giugno del 2018.
Infatti dalla lettura dei conti semestrali si rileva che, escludendo le voci straordinarie, il gruppo è stato in grado di contenere la flessione del margine operativo lordo ad un modesto 2,8 per cento, a fronte di ricavi in aumento dell’1,4 per cento, e di conseguire un utile netto di 2,8 milioni, in linea con i livelli dei primi sei mesi del 2017.
Il tutto in un contesto di mercato complesso che, precisa il manager, “lo scorso anno è stato caratterizzato dal maggiore calo della produzione di uva a livello di europeo degli ultimi 50/60 anni”.
Contesto nel quale Italian Wine Brands, prosegue Mutinelli, “ha provveduto a riposizionare efficacemente la propria offerta su mercati e fasce di prodotto decisamente più promettenti, mantenendo inoltre maggiormente il focus sui mercati internazionali piuttosto che sul quello nazionale, il quale sta mostrando, ormai da un decennio, segni di sofferenza. E ciò, senza quindi aumentare i prezzi, ma tagliando i costi e mantenendo le quote di mercato più promettenti”.
Pertanto, precisa il Presidente e Ad, “la fase che abbiamo attraverso nel primo semestre è transitoria e le operazioni straordinarie, nonché il riposizionamento che abbiamo compiuto quest’anno, sono propedeutiche a ottenere il miglior risultato possibile nel prossimo esercizio. Ciò in un contesto di mercato atteso in deciso miglioramento, grazie ad una vendemmia che, nel 2018, dovrebbe evidenziare un incremento della produzione del 20/25%. E questo dovrebbe tradursi in un ritorno dei prezzi a livello normale da una precedente situazione anomala, che aveva visto i prezzi di alcuni prodotti aumentare anche dell’80%.”
Prosegue Mutinelli “rileviamo già ora un riposizionamento del listino prezzi verso il basso che dovrebbe tradursi in benefici sul bilancio del prossimo anno”.
Tra le operazioni realizzate nel primo semestre si ricorda l’acquisizione di Svinando compiuta lo scorso 26 marzo. Una piccola start up, con un fatturato di circa 1 milione di Euro, attiva nell’online e che ha permesso al nostro gruppo di ampliare la propria gamma di prodotti. L’azienda in questione è stata da noi integrata dal punto di vista del sistema di vendita, che prima era limitato solo all’Italia e che a breve sarà esteso a tutti i paesi europei dove il nostro gruppo già opera. Il tutto sfruttando anche sinergie sotto il profilo tecnologico e logistico (magazzinaggio e distribuzione).”
La crescita all’estero, afferma Mutinelli, “continuerà a essere un punto chiave della nostra strategia di sviluppo e segnaliamo, su questo punto, l’importante accordo per la distribuzione del brand Grande Alberone sul mercato russo.
Italian Wine Brands, conclude l’Ad, “dimostra inoltre di essere sempre attenta alle tendenze e ai gusti dei consumatori. E in tale ottica, abbiamo recentemente lanciato una linea di birra artigianale venduta online, optimacraftbeer.com, con risultati molto promettenti, tanto da aver già in programma un corposo ampliamento di gamma”.
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