Le preoccupaziono per l’escalation della guerra tariffaria tra Usa e Cina pesano sull’andamento di Wall Street ed i listini non riescono a recuperare il gap iniziale chiudendo sui minimi intraday. In calo oltre il punto percentuale anche il Russell 2000 (-1,1%), mentre S&P 500 e Dow Jones lasciano sul terreno rispettivamente lo 0,6 e lo 0,4 per cento.
Il listino tecnologico realizza la peggiore seduta dal mese di luglio con Amazon (-3,2%), Netflix (-3,9%), Google (-1,4) e Facebook (-1,1%), tutti in territorio negativo.
VIX in rialzo del 13% a 13,70 punti.
Il “sell off” sul settore tecnologico è proseguito in after hours con Oracle che perde il 4,5% in scia alla pubblicazione della trimestrale che registra un EPS migliore delle attese, ma ricavi in contrazione rispetto alle stime.
Stesso copione anche per FedEx, il leader dei trasporti espressi, che tuttavia limita la discesa a meno di un punto percentuale.
In difficoltà il settore dei consumi discrezionali che include Amazon nell’indice e la tecnologia, entrambi in calo dell’1,4%, ed i finanziari in discesa dello 0,4%, mentre altri sette comparti dello S&P 500 terminano con lievi rialzi.
Sul fronte obbligazionario il rendimento del decennale governativo raggiunge il 3,02% chiudendo la seduta al 3% in crescita di un punto base sulla seduta precedente.
Petrolio in rialzo per tutta la seduta, ma in calo nel finale dello 0,1% a 68,45 dollari al barile.
Infine, il dollaro torna ad indebolirsi e si riavvicina a 1,17 nei confronti della moneta unica.