ll Ftse Italia Servizi Finanziari termina con un rialzo dell’1,1% e “battendo” l’omologo europeo (+0,3%), risentendo solo in parte del rallentamento del comparto bancario (invariato) e uniformandosi al Ftse Mib (+0,6%).
Gli investitori si prendono una pausa di riflessione dopo i messaggi tranquillizzanti giunti dai più importanti membri del Governo in merito al fatto che i provvedimenti che saranno varati a supporto dell’economia non comporteranno conseguenze negative sui conti pubblici. L’inquilino del Tesoro, Giovanni Tria, ha precisato che si andrà avanti su un percorso volto a ridurre il debito pubblico.
Il rallentamento del settore creditizio ha impattato limitatamente sui titoli del risparmio gestito, tra i quali si mette in luce Banca Generali (+3,3%).
Frazionale rialzo per Exor (+0,7%), sostenuta da un lato dall’andamento positivo delle principali controllate quotate.
Nel Mid Cap risale Banca Ifis (+1,2%), mentre continua il buon momento di doBank (+0,2%). Tornano gli acquisti su Cerved (+1,2%) dopo il trend incolore delle ultime sedute.
Tra le Small Cap continuano le prese di profitto su Banca Intermobiliare (-4,1%), dopo il forte rimbalzo innescato dal nuovo piano industriale 2019-2021. Frena Mittel (-0,6%), il cui board ha giudicato finanziariamente non congruo il prezzo dell’Opa (iniziata lunedì), pari a 1,75 euro azione.