Nel primo semestre dell’esercizio in corso il valore della produzione è pari a 35 milioni, più che raddoppiato rispetto ai 14,2 milioni del pari periodo del 2017. Una dinamica che riflette l’ingresso di SIS nel perimetro di consolidamento (14,8 milioni nel primo semestre 2018), l’avvio dell’attività industriale di trasformazione e vendita di prodotto confezionato (5 milioni) e lo sviluppo ed entrata a regime dell’attività zootecnica (6,4 milioni, con un incremento del 40% rispetto allo stesso periodo del 2017).
A livello di margini operativi l’Ebitda è pari a 1,7 milioni, sostanzialmente in linea con il primo semestre 2017, pur presentando una diversa composizione. Nello specifico si rileva la riduzione del contributo del settore agricolo, controbilanciata dall’apporto del settore zootecnico e di quello industriale. L’Ebit passa a un deficit di 0,9 milioni da un precedente valore positivo di 0,5 milioni, principalmente a causa dell’incremento degli ammortamenti di Bonifiche Ferraresi e di SIS, riconducibili all’entrata in funzione dei nuovi investimenti.
Il risultato ante imposte si fissa a un valore negativo di 1,3 milioni da un precedente valore positivo di 112mila euro, in presenza di oneri finanziari netti sostanzialmente invariati.
Il periodo in esame si chiude con una perdita netta di gruppo che passa a 1,2 milioni da un precedente deficit di 41 mila euro.
Sul fronte patrimoniale l’indebitamento finanziario netto si attesta a 34 milioni in aumento di 12 milioni rispetto a fine 2017. Tale incremento è da imputare alla provvista di risorse necessarie per la realizzazione degli investimenti previsti nel Piano Industriale 2018-2020, approvato dal Consiglio di Amministrazione dello scorso 30 maggio,in attesa di dare esecuzione all’operazione di aumento di capitale sociale, come deliberato dall’assemblea dell’11 luglio.
