Il cda di Banca Intermobiliare (Bim), riunitosi ieri, ha deliberato la cessione e la cartolarizzazione di un portafoglio di crediti deteriorati per un valore nominale lordo di 601,1 milioni.
Il prezzo di cessione è stato fissato in 147,7 milioni e l’operazione comporterà una riduzione degli Rwa di gruppo di circa 210 milioni (-19% rispetto a fine giugno).
L’operazione prevede la vendita dei crediti problematici al veicolo Nuova Frontiera, costituito ad hoc, e la successiva cartolarizzazione con l’emissione e la sottoscrizione di due diverse classi di titoli, una senior e una junior, secondo quanto recita la nota.
Entrambe le classi saranno sottoscritte per il 95% da Attestor Value Master Fund, collegato a Trinity, l’azionista di maggioranza di Bim, e per il restante 5% dalla stessa Bim. Il controvalore dei titoli sottoscritti da quest’ultima sarà di circa di 5,8 milioni.
Il portafoglio ceduto è costituito da sofferenze per 482,5 milioni, da inadempienze probabili per 116,5 milioni e da posizioni tornate in bonis per 2,1 milioni. Il pacchetto è prevalentemente rappresentato da esposizioni corporate e da esposizioni assistite da garanzie reali.
Il deconsolidamento del portafoglio ceduto avrà efficacia contabile con l’approvazione della relazione al 30 settembre, mentre dal punto di vista prudenziale esso seguirà tempi ed esito della comunicazione a Bankitalia presentata lo scorso 14 settembre e in cui si specifica il significativo trasferimento del rischio di credito relativo allo stesso.
Gli effetti patrimoniali dell’operazione, valutati unitamente al deliberando aumento di capitale di Bim in opzione per massimi 91 milioni, vedono attestarsi il patrimonio di vigilanza pro-forma della banca, al 30 giugno 2018, a 154 milioni.
Il dato riflette anche gli effetti del minor valore dei crediti stimato nel parere di congruità dell’advisor Kpmg, per circa 46,8 milioni, rispetto all’ultima valorizzazione acquisita dalla banca, nonché la plusvalenza sulla cessione del portafoglio immobiliare, per circa 29,5 milioni.
La cartolarizzazione, da considerarsi attuativa del nuovo piano strategico, contribuisce ad accelerare la trasformazione di Bim in una banca capital light.