Il Cda di Bomi ha esaminato i principali dati consolidati al 30 giugno 2018.
Nel dettaglio nei primi sei mesi dell’esercizio in corso il valore della produzione consolidata è pari a circa 62 milioni, in progresso di circa il 6% su base annua. A parità di cambi, la crescita sarebbe stata di circa il 15%, attribuibile per circa il 6% a crescita interna e per il restante 9% circa all’ingresso della società De Salute, acquisita da Bomi lo scorso mese di gennaio. Si segnala inoltre che tale aggregato è superiore di circa il 2% rispetto a quanto previsto dal business plan 2018–2020 approvato e comunicato il 22 gennaio.
L’Ebitda è pari a circa 5,5 milioni, al netto delle componenti straordinarie e non ricorrenti, e avrebbe superato i 6 milioni a parità di cambi, con una crescita di circa l’11% rispetto a 5,6 milioni realizzati nel primo semestre 2017. Il margine operativo lordo è inoltre superiore di circa il 4% rispetto all’ammontare previsto dal già citato piano.
L’utile netto si attesta a 1,2 milioni, di cui il 96% utili di competenza di gruppo. A parità di cambi l’ultima riga del conto economico sarebbe pari a circa 1,5 milioni contro 1,6 milioni realizzati al 30 giugno 2017 (di cui 0,9 milioni di utili di competenza di gruppo). Anche l’utile netto è superiore rispetto alle previsioni del piano.
Sul fronte patrimoniale l’indebitamento finanziario netto si esprime in 29,5 milioni, in aumento rispetto ai 25,5 milioni di fine 2017.
Infine, il management della società, leader nel settore della logistica biomedicale e della gestione di prodotti ad alta tecnologia per la tutela della salute, ha sottolineato che prosegue il trend di crescita del gruppo Bomi e il continuo impegno nella realizzazione di sinergie volte al miglioramento della marginalità.