L’assemblea di Carige, riunitasi oggi per rinnovare il cda, ha visto prevalere Vittorio Malacalza su Raffaele Mincione, riunito in un patto di sindacato gli altri due soci Gabriele Volpi e Aldo Spinelli.
La lista presentata da Malacalza Investimenti, primo azionista della banca ligure con il 27,55% del capitale, ha ottenuto il 52,58% dei voti, corrispondenti al 30,55% del capitale, mentre quella appoggiata dal trio Mincione-Volpi-Spinelli (che riunivano nel patto il 15,2% del capitale ma con diritto di voto limitato al 9,99% del capitale dopo la decisione di Bankitalia) ha ricevuto il 28,86% dei consensi, corrispondenti al 16,77% del capitale.
Le altre liste, quella di Assogestioni e quella della Coop Liguria, hanno raggiunto rispettivamente il 15,24% e il 3,10% dei voti, corrispondenti all’8,85% e all’1,80% del capitale.
In virtù di ciò, su un totale di 11 consiglieri 7 saranno espressione della Malacalza Investimenti, 3 della cordata Mincione-Volpi-Spinelli e 1 di Assogestioni.
Come riportato dalla stampa, entreranno in cda Pietro Modiano (che assumerà la carica di presidente), Lucrezia Reichlin (che diverrà vice presidente), Fabio Innocenzi (Ad in pectore), Stefano Lunardi, Salvatore Bragantini, Francesca Balzani, Lucia Calvosa per conto della famiglia Malacalza; Raffaele Mincione, Luisa Marina Pasotti e Bruno Pavesi eletti dalla lista promossa dallo stesso Mincione e appoggiata da Volpi e Spinelli; Giulio Gallazzi per conto di Assogestioni.
Non farà invece parte del board il Ceo uscente Paolo Fiorentino, che Mincione avrebbe voluto confermare alla guida dell’istituto ligure.
In precedenza era stata votata la proposta di Malacalza Investimenti di eleggere 11 consiglieri. L’attuale board era composto da 15 membri, con Mincione che avrebbe voluto confermare tale numero.