Piazza affari maglia rosa fra le borse del Vecchio Continente, in una mattinata fin qui moderatamente positiva per gli eurolistini. Intorno alle 11:35 il Ftse Mib avanza dello 0,7%, seguito dal Dax di Francoforte (+0,3%), il Ftse 100 di Londra (+0,1%), il Cac 40 di Parigi (+0,6%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,7%). Sostanzialmente invariati i futures sugli indici americani.
Le tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina restano in vetta ai pensieri degli investitori, che cominciano a pensare anche alla riunione della Fed della settimana prossima (25 e 26 settembre), da cui si attendono il terzo rialzo dei tassi del 2018.
Prima ancora, il 24 settembre, entreranno in vigore i dazi su 200 miliardi di dollari di prodotti da Pechino e quelle cinesi su 60 miliardi di beni a stelle e strisce. Nel frattempo, il Paese asiatico starebbe pianificando di tagliare le tariffe sulle importazioni dalla maggior parte dei propri partner commerciali entro il mese prossimo. Ieri intanto il colosso cinese dell’e-commerce Alibaba ha annunciato la rinuncia al programma che prevedeva la creazione di un milione di nuovi posti di lavoro negli Usa a causa dell’escalation delle tensioni tra le due superpotenze.
Sul Forex il dollaro resta in area 1,17 nei confronti dell’euro e 112,25 yen, indebolito anche dalle indiscrezioni secondo cui Stati Uniti e Canada difficilmente raggiungeranno un accordo sulla revisione del Nafta entro fine settimana. In rialzo la sterlina a 1,32 sul biglietto verde (cross euro/sterlina in calo a 0,886) dopo i dati di agosto sulle vendite al dettaglio inaspettatamente in crescita e dopo le rassicurazioni di Theresa May sul rispetto dei tempi di uscita dall’Ue entro marzo.
Nel comparto del reddito fisso il T-Bond rimane ben al disopra del 3% mentre per quanto riguarda l’Italia il rendimento del Btp riduce lo spread dal Bund di circa 2 punti base in attesa della Legge di Bilancio e dei dettagli sui target finanziari, primo fra tutti quello relativo al rapporto tra deficit e pil.
Tra le materie prime l’oro resta sopra i 1.200 dollari l’oncia e le quotazioni del petrolio continuano a beneficiare del calo delle scorte evidenziato ieri dai dati Eia, con Wt e Brent rispettivamente a 71,1 e 79,5 dollari al barile.
A Piazza Affari recupera terreno STM (+2,9%), dopo aver toccato la settimana scorsa i minimi da inizio anno. Ben intonati i bancari e i titoli della galassia Agnelli, con acquisti in particolare su UNICREDIT (+1,6%), FCA (+1,6%) e CNH (+1,6%). In fondo al Ftse Mib scivola invece SAIPEM (-1%) dopo la condanna in primo grado da parte del Tribunale di Milano per il pagamento di tangenti in Algeria.