Ovs chiude a fine luglio 2018 un primo semestre 2018-19, travagliato dal caso Sempione Fashion, con risultati economici in calo, sia in termini di operativi che di utile netto.
Dalla lettura del conto economico i ricavi netti di vendita, deputati del sell-in verso la controllata svizzera, aumentano di un punto percentuale a 666,4 milioni, variazione che scende a -3% a parità di perimetro. Un risultato positivo tenendo conto della contrazione generale del mercato del settore retail del 3,4% e delle condizioni meteo particolarmente sfavorevoli registrate nei primi mesi del 2018.
In aggiunta, le vendite del periodo hanno risentito dell’incendio che ha interessato una nave container contenente oltre 20 milioni di merce estiva, per la quale erano stati stimati ricavi per circa 10 milioni.
A livello distributivo, le aperture nette in Italia sono state di 7 punti vendita diretti Full Format e 25 in franchising. È proseguito anche lo sviluppo internazionale, con un aumento di 39 punti vendita, prevalentemente Kids. Inoltre, è proseguita l’ulteriore espansione e consolidamento del business in Spagna, che ad oggi conta 54 punti vendita, in Serbia e in Arabia Saudita, mentre sono stati aperti store in nuovi mercati (Russia e Romania).
A livello di marchio, il brand OVS ha registrato vendite stabili rispetto al primo semestre dell’anno precedente. E’ proseguita la crescita di Upim, le cui vendite sono aumentate del 5,3%, beneficiando dello sviluppo del network Upim full format e del franchising dedicato al bambino.
L’Ebitda rettificato si attesta a 81,1 milioni contro gli 82,1 milioni del 1H 2017. La differenza invece tra i due risultati reported si riferisce principalmente alle svalutazioni per 50,4 milioni degli attivi effettuate nel 1Q 2018 a seguito dell’evoluzione delle relazioni con il gruppo Sempione Fashion.
L’utile netto rettificato ammonta a 32,8 milioni, in diminuzione del 14,6% rispetto al primo semestre 2017. La differenza è principalmente imputabile ad un minor beneficio derivante dai proventi finanziari che nei primi sei mesi 2017 avevano beneficiato di un effetto cambi positivo.
Il risultato netto reported evidenzia invece un utile di 5,1 milioni, un risultato che cambia segno rispetto alla perdita di 15,9 milioni registrata nel periodo di confronto. Una dinamica che beneficia del provento derivante dalla rilevazione del mark-to-market (costo nel 2017) in grado di controbilanciare i costi one-off relativi a Sempione Fashion AG.
Al 31 luglio 2018, l’indebitamento finanziario netto del gruppo si attesta a 427,6 milioni, in aumento di circa 50 milioni rispetto a fine gennaio 2018. Una variazione che risente dell’assorbimento di circolante per crediti commerciali e magazzino riferibili a Sempione Fashion AG per un totale di 50,4 milioni.
Escluso tale impatto, l’aumento dell’indebitamento risulta pari a 31 milioni e riflette la normale stagionalità del business, il residuo del picco di magazzino a causa della merce comprata per Sempione Fashion AG, e l’aumento del business in franchising, che comporta inevitabilmente un aumento dei crediti commerciali.