Mattinata positiva per Wall Street in scia ai nuovi record di Wall Street, sostenuti in parte dalla debolezza del dollaro che aiuta ad alleviare le difficoltà dei Paesi emergenti e dalla solidità dell’economia americana, che ieri ha comunicato il più basso tasso di disoccupati settimanali dal 1969. Intorno alle 11:55 il Ftse Mib avanza dello 0,6%, mediamente in linea con il Dax di Francoforte (+0,7%), il Ftse 100 di Londra (+1%), il Cac 40 di Parigi (+0,7%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,2%). In marginale rialzo anche i futures sugli indici americani, prima di una seduta caratterizzata da importanti scadenze tecniche di derivati.
I mercati mantengono dunque la buona intonazione mostrata a larghi tratti per tutta la settimana, nonostante l’approssimarsi dei nuovi dazi Usa-Cina che entreranno in vigore lunedì. In attesa di sviluppi sul fronte commerciale gli operatori sembrano comunque aver apprezzato l’introduzione di tariffe nella fascia bassa delle attese, un segnale che secondo l’interpretazione più comune lascerebbe spazio a nuove trattative tra le due superpotenze, oltre alla parziale apertura di Pechino intenzionata a ridurre i costi aggiuntivi sulle importazioni dalla maggior parte dei partner commerciali.
Intanto, sul Forex, l’euro mantiene i guadagni nei confronti del dollaro rimanendo in area 1,178, a dispetto dei dati non entusiasmanti sulla crescita economica, in particolare quelli sull’attività manifatturiera della Germania ai minimi da oltre 2 anni.
Acquisti sui bond europei, mentre negli Usa prosegue la debolezza del mercato obbligazionario che ha spinto il rendimento del T-bond ad un passo dai massimi del 2011, intorno al 3,08 per cento. In Italia il tasso sul Btp decennale scende al momento di due punti base ma continua ad oscillare in attesa dei dettagli sulla prossima Legge di Bilancio.
Tra le materie prime, guadagnano terreno le quotazioni del petrolio, con Wti a 70,7 $/bl (+0,6%) e Brent a 79,4 $/bl (+0,8%), dopo essere scese ieri in scia alle nuove pressioni di Trump nei confronti del’Opec per far scendere i prezzi.
A Piazza Affari svetta ATLANTIA (+2%) che, secondo fonti di stampa, creerà la prossima settimana insieme ad Acs e Hotchief il veicolo per il controllo di Abertis. Acquisti su FERRAGAMO (+1,8%) e UNIPOL (+1,7%), ben intonata ENEL (+1,5%) anche dopo l’upgrade da neutral ad outperform da parte di Exane, che ha pure alzato il target price da 5 a 5,20 euro. Deboli BREMBO (-1,2%), BANCO BPM (-0,8%) e TELECOM ITALIA (-0,7%).