Poste Italiane segna il passaggio alla fase esecutiva del piano di crescita nel settore dei pagamenti digitali. Secondo alcune indiscrezioni di stampa, la società guidata da Matteo Del Fante starebbe valutando l’acquisizione di Sia e avrebbe conferito un mandato esplorativo per l’operazione a JP Morgan.
Sia è il leader europeo nella progettazione, realizzazione e gestione di infrastrutture e servizi tecnologici nelle aree dei pagamenti.
Il controllo di Sia da parte di Poste Italiane sarebbe volto alla creazione di un leader nazionale ed internazionale dei pagamenti digitali, ed è quindi da intendere come un obiettivo industriale e un investimento strategico.
Poste Italiane ha già una quota del capitale di Sia, pari al 15% e, sempre secondo indiscrezioni, potrebbe rilevare una quota di Cdp Equity (detenuta tramite Fsi Investimenti).
Attualmente l’azionariato di Sia è piuttosto frazionato e vede la presenza alle spalle del principale socio Fsia Investimenti che detiene il 49,48% (il veicolo di cui il gruppo romano detiene una quota del 30%) una serie di fondi e banche quali: F2i con il 17,05%, fondo Hat Orizzonte (8,64%), Banco Bpm (4,82%), Intesa Sanpaolo (4,05%), UniCredit (3,97%), Mediolanum (2,85%) e Deutsche Bank (2,58%).
Tutti azionisti ben contenti di poter valorizzare il proprio investimento e alla ricerca di una way-out. Per questo uno dei progetti di Sia è il debutto sul listino, dopo che non era decollata l’ipotesi di una fusione con il competitor Nexi.
Queste indiscrezioni sono in linea con le intenzioni del Ceo di Poste Italiane di ampliare i già consistenti investimenti nei pagamenti digitali, dove l’operatore dei recapiti detiene una posizione di rilievo attraverso Postepay.
A Piazza Affari alle 10:40 il titolo quota a 7,04 euro con un rialzo dello 0,6%, mentre l’indice Ftse Italia Servizi Finanziari sale dell’1 per cento.